13 febbraio 2022: in tempi di smanie belliciste, è forse il caso di ricordare un altro 13 febbraio, quello del 1945 e della “tempesta di fuoco” anglo-americana su Dresda, che nella notte tra il 13 e il 14 febbraio, e poi ancora il 15 febbraio, fece 25.000 vittime civili, in gran parte arse vive, con temperature al suolo che raggiungevano i 1.500 gradi.
Un massacro non certo dettato da “esigenze di guerra”: la Germania era ormai praticamente annientata, ma Londra e Washington avevano premura di dare l’altolà all’Esercito sovietico, ormai quasi sull’Elba, e di ammonire Mosca sui futuri rapporti postbellici.
13 febbraio 2022: l’Ucraina non è Dresda e la Russia non è l’URSS, ma sembra che a Washington, Bruxelles, Roma, Londra, si abbia premura di ammonire Mosca, scaricandole addosso un bel po’ di cadaveri ucraini, con ordigni oggi in grado di sterminare, in un solo colpo, tante vite umane quante ne fecero, nel 1945, 5.000 tonnellate di bombe esplosive e incendiarie “alleate”.
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(a cura di Fabrizio Poggi)
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