Era il febbraio scorso allorché il russofobo giornalista ucraino Dmitrij Gordon poneva alla “martire” bielorussa Svetlana Tikhanovskaja (per chi conosce il russo, nel video al minuto 2.17.04 https://youtu.be/_jrnKW8boCY) lo scabroso quesito «Mi scuso per la domanda, forse indiscreta, ma da oltre sei mesi Lei e i Suoi figli vivete all’estero e viaggiate spesso per l’Europa: con quali soldi?»
Pausa di riflessione della “beata”, e…. «Io ricevo, non so se possa definirsi così, uno stipendio, oppure… definiamolo pure uno stipendio».
Nei giorni scorsi il deputato del Sejm lituano Remigijus Žemaitaitis ha quantificato in moneta europeista il sacro valsente: 400.000 euro in un anno.
«Vive da un anno in Lituania», ha scritto Žemaitaitis su Facebook, «mangia coi nostri soldi, è protetta coi nostri soldi, paghiamo tutto noi, ma questa signora non è nemmeno in grado di dire “Buonasera Lituania! Sono grata per quello che avete fatto per me e il mio popolo”… È una vergogna per il mio paese! Cosa c’è da aspettarsi ancora? Forse, cambieremo la Costituzione della Repubblica lituana e le proporremo di diventare presidente?».
L’osservazione di Žemaitaitis è certo tutta piena del suo spirito liberal-conservatore e ultra-nazionalista, ma è tuttavia difficile liberarsi del dubbio sulla provenienza non puramente lituana, bensì comunitaria di quel “reddito di cittadinanza lituana” così generosamente elargito a una cittadina bielorussa, venale testimone della fede europeista.
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alfredo fabbri
si capisce chiaramente chi manovra dietro la Tikhanovskaja :il desiderio e la volontà d’arrivare in Russia ma.. c’è Lukashenko ….i nazifascisti europei,, eticamente,, utilizzano tutto x arrivare al loro obiettivo. Ma se gli Usa e la UE avranno serie difficoltà a continuare a mantenere l’Ucraina e la Polonia ect…, ci sono buone possibilità che i fatti negativi si trasformino in positivi x gli esseri umani dalle strutture mentali BUONE potranno finalmente costruire un mondo NON più marcio, immondo come l’attuale.