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Camera: maggioranza battuta, Fini aggredito

Maggioranza di governo isterica alla Camera dei deputati. Si discuteva il “processo verbale” sugli incidenti di ieri, con La Russsa che a un certo punto si era rivolto a Fini con un “vaff…”. Vistosi gli “omissis” nel rapporto presentato da esponenti dlla maggioranzza. L’opposizione chideva di metterlo ai voti. Nonostante Fini, come presidente, abbia allungato al massimo i tempi della seduta, in modo di dar tempo ai deputati-ministri che si trovavano a palazzo Chigi per una riunione de l Consiglio, la votazione si è conclusa in perfetta parità. Secondo il regolamento della Camera, pertanto, il “verbale” è da considerarsi bocciato. Ne andrà scritto uno nuovo e messo di nuovo ai voti.

L’episodio è stato mitivo di una nuova bagarre. I ministri Prestigiacomo, Alfano e Brambilla si sono girati verso il presidente Fini con in mano le schede di votazione, per segnalare ch non avevano fatto in tempo a esprimere il loro voto, mentre dai banchi della sinistra gridavano «buffoni, buffoni». Dai banchi del Pdl è quindi partito un lancio di oggetti, tra cui un voluminoso fascicolo di emendamenti che non ha però colpito nessuno.

Fini ha cercao inutilmente di calmare i ministri. Alfano ha lanciato verso i banchi dell’Idv la sua scheda, e Fini ha dovuto sospendere la seduta. Dai banchi del Pdl gli hanno gridato «dimissioni, dimissioni». E per la prima volta nella storia della Camera un presidente è stato fisicamente aggredito da un deputato. Mentre lasciava l’aula un deputato del Pdl gli ha tirato contro un giornale, colpendolo in pieno sulla testa. Danni zero, evidentemente, ma un disastro istituzionale.

Ultim’ora.Il nuovo verbale è stato presentato tra la curiosità più acesa. Il «vaffa» di La Russa non è stato citato, e nemmeno la manifestazione fuori di Montecitorio. Si parla genericamente  di “espressioni ingiuriose”; per quanto riguarda invece gli avvanimenti all’esterno, ci si riferisce genericamente a quanto il ministro La Russa ha avuto da dire su episodi accaduti fuori dal Palazzo.

Alla fine, tutto rientra. Il nuovo processo verbale, in assenza di obiezioni, viene approvato.

Se i “nostri” parlamentari legiferano come raccontano se stessi (e dire che tutto l’accaduto è visibile su decine di tv, youtube, ecc), molte cose si spiegano da sole…

 

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