Basta con la falsa “unità sindacale”. Cacciamo i mercanti dal tempio
Come iscritti, delegati, dirigenti della CGIL di Modena, condividiamo pienamente la scelta della Camera del Lavoro di Bologna di non celebrare unitariamente, insieme a Cisl e UIL, la giornata del prossimo Primo Maggio, sottraendosi al ritualismo e collocando questa giornata di memoria e di lotta nel giusto contesto dell’attualità del nostro paese. Che senso ha, infatti, celebrare le battaglie e le conquiste del movimento dei lavoratori, insieme a quelle forze come CISL e UIL, le quali da tempo hanno operato una scelta di campo opposta e ostile, rispetto a quel patrimonio che il Primo Maggio tradizionalmente rappresenta?
L’allineamento alle scelte di Marchionne, la complicità nel tentativo di cacciare la Fiom dalle fabbriche, il sostegno incondizionato a questo governo, l’odio verso la democrazia sindacale, la negazione del diritto di parola per i lavoratori, la firma reiterata di accordi separati anche in categorie come commercio, scuola e settore pubblico, che restringono diritti e salari: tutto ciò renderebbe la presenza in piazza di Cisl e Uil, un elemento di inquinamento della memoria e dell’attualità del Primo Maggio.
Sulla base di queste considerazioni riteniamo assolutamente sbagliato che a Modena invece si celebri il primo maggio unitariamente. Non si può ignorare la distanza abissale che ormai separa le pratiche di un grande sindacato democratico come la CGIL, dalle miserie del sindacalismo giallo e neo-corporativo di Bonanni & C.
Non possiamo, nella giornata dei lavoratori, regalare il comizio in una Piazza come quella di Modena ad un sindacato di mercato, filoaziendalista come la CISL.
Per questa ragione chiediamo alla CGIL di Modena, che riunirà il suo direttivo nei prossimi giorni, di seguire l’esempio della Cgil di Bologna e di costruire un Primo Maggio che sia coerente col percorso complessivo che porterà allo sciopero generale del 6 maggio. Sciopero che inevitabilmente è anche contro un’idea di sindacato neocorporativo e di mercato portato avanti da CISL e UIL e assolutamente incompatibile con una visione di sindacato dalla parte dei lavoratori senza se e senza ma come è invece la CGIL.
L’unica unità sindacale che dobbiamo riconoscere e promuovere è quella costruita giorno dopo giorno sui luoghi di lavoro, nelle vertenze e nelle lotte, nelle rsu e nella partecipazione, nella difesa del lavoro e del salario.
Firmato:
Giovanni Iozzoli (Direttivo Fiom-Cgil Modena)
Paolo Brini (Direttivo Cgil Modena)
Francesco Santoro (Direttivo Cgil Modena)
Diana Terzi (Direttivo Cgil Modena)
Antonella Minelli (Direttivo Cgil Modena)
Silvano Merighi (Direttivo Cgil Modena)
Antonino Grimaldi (Direttivo Cgil Modena)
Massimo Valentini (Direttivo Cgil Emilia Romagna)
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