brillante operazione di polizia municipale contro i wraiters
Dopo un finale di campagna elettorale contraddistinto da liti sulle preferenze sessuali dei leghisti, sulle conoscenze storiche della squadra di calcio del Bologna, sul pericolo rosso o il pericolo nero, abbiamo un’altra perla che ci regala il mondo padronale, politico, giornalistico, giudiziario: maxi operazione contro pericolosissimi wraiter ieri e oggi a Bologna!
Le minuziose descrizioni delle perquisizioni, se non si sapesse che sono drammaticamente vere ricorderebbero una burla da 1 aprile. Bombolette costose…mascherine per immagini e diabolici pennarelloni… sequestrati, con vigorosi poliziotti e vigili che finalmente possono come nostrani texas rengers guardare dall’alto la città e sospirare per lo scampato pericolo…
E’ fin banale ricordare che in questi ultimi giorni di campagna elettorale si è parlato di tutto tranne che l’essenziale. E’ da alcuni giorni che disoccupati, sfrattati, cassa-integrati e lavoratori hanno allestito sotto la regione Emilia Romagna una tendopoli per rimettere al centro della discussione problemi quali il lavoro, la casa, i diritti e la dignità. Un tentativo concreto di mettere a rete le diverse situazioni sociali che oggi subiscono la crisi e che non si arrendono alle logiche del presente. Tutto questo nell’assordante silenzio dei media e della politica.
Bologna e più in generale la regione Emilia Romagna è attraversata da una crisi profonda che ha investito il suo sistema economico-sociale, creando inedite emergenze quali la casa e il lavoro. Di fronte a tutto questo invece di scommettere su ipotesi di bene comune e collettivo si mantiene intatta una politica tesa a tutelare la speculazione finanziaria e la rendita, posizione che vede convergere il centro-sinistra con il centro-destra, i sindacati concertativi con i padroni.
Ai writers colpiti dalla repressione va la nostra solidarietà, e ci auguriamo che su tutti i muri di Bologna compaiano scritte, murales, graffiti, che parlino delle battaglie x il lavoro, la casa e i diritti. Se la cosa può irritare qualcuno, ce ne dispiace, ma troviamo ben più offensive le decine di facce di politici e cartelloni pubblicitari di ennesimi cantieri che pubblicizzano la cementificazione e la speculazione immobiliare e del suolo della nostra città.
BolognaPrendeCasa
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