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Eurostar Roma-Verona investe ruspa a 250 km/h, sfiorato disastro a Siena

Dalla rivista storica dei macchinisti “Ancora in marcia”

Cantieri Fs, “Alto rischio oper operai e circolazione ferroviaria”

Roma, 7 giugno 2011 — “Questa mattina intorno alle 11 il treno eurostar 9452, freccia d’argento, partito da Roma intorno alle 10 e diretto a Verona, mentre marciava a 250 Km/h, ha investito una ruspa, precipitata sui binari della linea ‘direttissima’ Roma Firenze, da un cantiere adiacente”. Lo riferiscono i macchinisti della storica rivista dei ferrovieri ‘ancora In Marcia’. L’impatto è stato inevitabile ma per una fortuita coincidenza il mezzo d’opera ha ingombrato il binario solo col tetto e quindi, i danni materiali sono stati limitati. Il treno, che data la velocità ha impiegato quasi due chilometri per fermarsi, ha infatti perso alcuni ‘pezzi’ metallici che hanno causato il forte rallentamento della circolazione sull’intera linea. Il fatto — secondo i ferrovieri – “gravissimo per le potenziali conseguenze in caso di deragliamento a quella velocità” è avvenuto poco dopo che il treno era entrato in Toscana, nei pressi della stazione di Montallese (SI).
“Lasciamo all’Autorità Giudiziaria le valutazioni sulle responsabilità e sulle conseguenze potenzialmente catastrofiche su quanto sarebbe potuto accadere prosegue la nota  – considerando anche la frequenza e la velocità dei treni che viaggiano in senso opposto. Denunciamo ancora una volta la pericolosità dei cantieri della manutenzione ferroviaria e la
mancata applicazione di tutte le misure di sicurezza, ad iniziare dalla sospensione della circolazione o la riduzione delle velocità in prossimità delle zone di lavoro. Questi cantieri sono altamente pericolosi per gli operai – dati ritmi, orari e organizzazione del lavoro – ma anche per la circolazione ferroviaria e la pubblica incolumità, messe a rischio da eventi, come quello di oggi, solo apparentemente imprevedibili. Sollecitiamo — concludono dalla rivista – la magistratura, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria  (ANSF) e le Istituzioni tutte a prestare la massima attenzione a quanto avviene sui binari: oggi possiamo dire che è andata bene ancora una volta ma noi non vogliamo né possiamo affidarci sempre alla fortuna”.

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