Favoreggiamento della prostituzione, anche minorile, e favoreggiamento esterno dello spaccio di droga: sono le accuse con cui un carabiniere in servizio a Trento, G.B, 45 anni, è stato arrestato ieri dai suoi colleghi, su ordinanza di custodia cautelare e condotto in carcere a Rovigo. Ne dà notizia oggi il quotidiano locale “l’Adige”. Gli addebiti a carico dell’appuntato, da alcuni mesi oggetto di accertamento e che, interrogato, aveva respinto le accuse, sarebbero legati in parte a un’inchiesta che aveva portato a marzo a nove arresti per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione minorile. La vicenda ruotava attorno a una ragazza di 17 anni, originaria della Moldavia, attrazione di festini a luci rosse in Valsugana.
Gli investigatori ritennero che i suoi comportamenti fossero in parte condizionati alle informazioni mediatiche legate al caso Ruby. Per lei, come per altre giovani, secondo l’accusa, il militare sarebbe stato a conoscenza delle attività che svolgevano, ma non sarebbe intervenuto. Lo stesso per il rinvenimento di stupefacente a casa di una donna straniera. D’altra parte il carabiniere risulta più volte premiato per meriti di servizio, tra cui un eroico salvataggio in acqua nel 2005 e risultati legati proprio alla lotta al traffico di droga.
Questo carabiniere è stato giustamente a termini di legge arrestato. Ma la prostituzione minorile è un reato solo per chi non conta un cazzo?
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