In vista della chiusura della discarica di Malagrotta la presidente della Regione Lazio Polverini afferma che sta valutando il problema. “I poteri ordinari potrebbero non bastare. Alla mia giunta e al consiglio regionale ho detto che preferivo i poteri ordinari perchè così gestivamo insieme questa fase decisionale. Ma è evidente un dato: quando chiude Malagrotta servirà subito una discarica provvisoria” afferma in un’intervista al ‘Messaggero di oggi sulla situazione dei rifiuti nel Lazio. Dopo la proroga della discarica di Malagrotta che però tra sei mesi dovrà chiudere si sta ponendo il problema della localizzazione della discarica provvisoria. “Stiamo valutando i siti. E per fare la discarica provvisoria potrebbero essere utili, quasi indispensabili, i poteri da commissario. Non possiamo permetterci ritardi”. Riguardo al nuovo impianto nella località di Pizzo del Prete (Fiumicino) la Polverini afferma che “abbiamo indicato una preferenza, perchè è la più adatta. Ma qui non sorgerà nulla di simile a Malagrotta”. Nelle previsioni il nuovo impianto dovrebbe ricevere circa 300mila tonnellate di rifiuti pretrattati dove si produrrà il biogas». «Si farà un impianto simile a quello di Peccioli, in provincia di Pisa. Riguardo al fronte degli inceneritori, in particolare di quello ai Castelli che ha incontrato la robusta opposizione popolare e numerosi ricorsi legali che finora l’hanno bloccato, secondo la Polverini “la scelta sarà fatta dopo la decisione del Consiglio di Stato sull’impianto progettato ad Albano. È prevista per ottobre, parlarne ora è prematuro”.
Il Comitato Malagrotta, annuncia intanto un ricorso al Tar contro «l’ennesima ordinanza di proroga» della mega discarica di Roma «attesa per oggi». Lo annuncia il presidente del Comitato Sergio Apollonio. Secondo il presidente «nulla è stato fatto per recuperare lo spaventoso e ultradecennale ritardo riguardante l’entrata in funzione a pieno regime dei 4 grandi impianti di pretrattamento o trattamento meccanico-biologico (Tmb), nonostante le pompose dichiarazioni fatte dal presidente Colari Manlio Cerroni.
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