Il successo dello sciopero Usb è così evidente che anche le agenzie di stampa, che non ne avevano quasi dato notizia in precedenza, sono costrette a parlare di mezzi fermi. In particolare le due linee della metropolitana a Roma sono rimaste chiuse (cosa che non era mai accaduta per gli scioperi provlamati dal sindacato di base).
È scattato stamattina lo sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico locale proclamato dall’Usb, l’Unione sindacale di base. Disagi, dunque, per chi si sposta in autobus, tram, metro e treno. I lavoratori incrociano le braccia con il rispetto delle fasce di garanzia, diverse da città in città. A Roma lo stop per metro e tram è scattato alle 8.30 e proseguirà sino alle 17 e dalle 20 a fine servizio; a Napoli dalle 8 alle 14.30 e dalle 17.30 a fine servizio; a Firenze dalle 9.15 alle 11.45 e dalle 15.15 a termine corse. Nella capitale, la metro A e B sono chiuse, così come la ferrovia Roma-Lido; per quanto riguarda i bus, durante la giornata – fa sapere l’Agenzia per la Mobilità di Roma – ci potranno essere possibili soppressioni di corse o di linee. «Lo sciopero sta già dando ottimi risultati a livello nazionale», afferma Roberto Cortese, dell’esecutivo nazionale Usb lavoro privato. La protesta è stata indetta dall’Usb contro il taglio del 70% delle risorse dedicate al settore, «che sta già producendo esuberi, taglio di salario, aumento delle tariffe e diminuzione del servizio» e «per difendere il futuro occupazionale di 150.000 lavoratori del settore, il diritto alla mobilità, la natura pubblica del servizio». La scelta del 3 ottobre si inquadra nell’ambito della mobilitazione internazionale indetta per oggi dalla WFTU, la Federazione sindacale mondiale di cui Usb è membro, che vedrà iniziative di lotta in molti Paesi.
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