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Napoli. Respinta incursione fascista all’università

Questa mattina i fascisti di Casa Pound hanno tentato, di nuovo, di volantinare nei pressi dell’Università Centrale “Federico II” di Napoli. La pronta reazione degli attivisti dei collettivi studenteschi, che già nei giorni scorsi, avevano denunciato le iniziative provocatorie di Casa Pound ha impedito che i fascisti potessero esercitare la loro azione di propaganda e di mistificazione culturale e politica. Come al solito l’atteggiamento della polizia, presente in forze da alcuni giorni ai cencelli delle facoltà, è stato di sostanziale copertura delle provocazioni dei fascisti.
Del resto proprio lo scorso Venerdì 7 Ottobre la Questura di Napoli aveva imposto al corteo che ha sfilato per le vie della città una sorta di zona rossa attorno al palazzo della Regione Campania con l’obiettivo di preservare un centro di potere dalle critiche e dalle proteste sociali. Un divieto che si era accompagnato da un fermo preventivo, nei confronti di due attivisti dei Precari Bros, un ora prima della manifestazione. E’ evidente – quindi – che esiste una strategia, con un concorso convergente tra Questura e pezzi consistenti della governance politica ed amministrativa, tendente da un lato alla repressione del dissenso e del conflitto sociale e dall’altro una connivenza, più o meno esplicitata, con le formazioni fasciste le quali sono orientate ed utilizzate ad arte contro lo sviluppo e la diffusione del conflitto e dell’organizzazione di lotta nella metropoli.

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