Dopo una partecipata assemblea presso la Direzione Centrale dell’Inpdap a Roma, a cui hanno partecipato circa 200 lavoratori provenienti da tutta Italia, i dipendenti dell’istituto aderenti all’Unione Sindacale di Base hanno raggiunto in tarda mattinata la Direzione generale dell’Inps, in via Ciro il Grande, ed hanno realizzato un blitz all’interno dell’Istituto dove stanno attuando una rumorosissima protesta. All’esterno dell’Inps, visibili dalla via Cristoforo Colombo, i manifestanti hanno affisso striscioni che recitano: “Inpdap saccheggiata – No alla mobilità coatta – No al taglio degli organici”.
Al centro dell’iniziativa, che ha già visto manifestazioni ed occupazioni in moltissime sedi territoriali dell’ente previdenziale dei lavoratori pubblici (da Torino a Chieti, passando per diverse sedi della capitale, non ultima la stessa Presidenza dell’ente), c’è la messa in mobilità di oltre 700 dipendenti dell’Inpdap determinata dal cosiddetto decreto “salva Italia”, in cui viene stabilita la soppressione dell’ Ente.
Con l’iniziativa di oggi l’USB Pubblico Impiego ha inteso protestare inoltre contro lo smantellamento della previdenza pubblica e l’affermazione di un sistema pensionistico privato, contro la mobilità coatta dei lavoratori pubblici ed il taglio del 10% degli organici.
Stamattina, in contemporanea con l’assemblea nazionale presso la Direzione Centrale di via Ballarin 42, i lavoratori hanno bloccato tutte le attività nelle sedi territoriali dell’Istituto.
Gli impegni assunti dal Ministro Fornero, durante la manifestazione organizzata dall’USB dello scorso 15 dicembre, per la salvaguardia dei 700 lavoratori Inpdap, non hanno ancora trovato finora alcuna applicazione. Le rassicurazioni espresse dal Presidente Mastrapasqua, il quale ha annunciato il riassorbimento di tutti i lavoratori all’interno dell’Inps, non dispongono al momento di strumenti concreti, mentre invece la legge che cancella l’Inpdap avrà effetto immediato denuncia il sindacato.
L’USB chiama i lavoratori dell’Inpdap a mantenere lo stato di agitazione “per inchiodare il Presidente Inps alla proprie responsabilità ed in difesa dei posti di lavoro e della dignità di tutti i lavoratori dell’Istituto, che non può essere cancellata con un semplice tratto di penna, anche se di qualche emerito professore della Bocconi”.
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CATERINA
perchè il PROFESSORE ILLUSTRISSIMO SIGNOR MONTI NON VIENE A DARE UNO SGUARDO ALLE PENSIONI D’ORO CHE L’INPDAP PAGA A LOR SIGNORI? PERCHE’ NON SI FA UN GIRETTO TRA GLI IMPIEGATI (TANTISSIMI IN FASCIA – A e TANTISSIMI IN FASCIA – B…) CHE HANNO SEMPRE FATTO LE MANSIONI SUPERIORI… PERCHE’ PERCHE’ NON VIENE A VEDERE CON I PROPRI OCCHI INVECE DI TAGLIARE TAGLIARE…