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Siracusa: operai Erg bloccano Isab Priolo sud

Non si ferma la protesta dei metalmeccanici nel Petrolchimico di Priolo (Siracusa), dove centinaia di operai di aziende dell’indotto anche oggi stanno presidiando i cancelli della Isab Sud, impianto controllato dalla joint venture tra il gruppo Erg e i russi di Lukoil. La mobilitazione è scattata ieri mattina all’improvviso quando un centinaio di operai, che si sono presentati agli ingressi dello stabilimento di raffinazione, hanno scoperto di avere il badge disabilitato. I sindacati hanno contestato la decisione di procedere alla disabilitazione dei tesserini nel pieno del confronto sul piano industriale che prevederebbe 1.400 esuberi tra il 2012 e il 2014 su un totale di 3.500 metalmeccanici, 700 dei quali già quest’anno. I sindacati hanno chiesto il ritiro del provvedimento e la ripresa della trattativa, altrimenti «in assenza di risposte la protesta continuerà». Gli operai minacciano di estendere i blocchi anche negli altri due impianti del gruppo, alla Isab Energy e alla Isab Nord (ex Montedison). Fim Fiom e Uilm giudicano «arrogante e pregiudiziale» l’atteggiamento «con cui l’azienda continua a demolire assetti occupazionali di un comparto già fragile che, incastrato in un sistema d’appalti deregolamentato e irresponsabile, viene attraversato costantemente da una crescente mobilitazione». «È necessario contrastare efficacemente il percorso di dismissione dell’Isab – sostengono i metalmeccanici di Siracusa – che rischia di punire ulteriormente cittadini-lavoratori che stanno già pagando, con il peso di una manovra iniqua e classista, il duro prezzo della crisi finanziaria». Per Fim Fiom e Uilm «la soluzione passa attraverso una seria politica industriale che affermi l’effettivo rilancio, in chiave ecosostenibile, dei processi produttivi e dell’occupazione. »Occorre che l’Isab assuma l’impegno di concretizzare adeguati piani di manutenzione – concludono – indispensabili per mettere in sicurezza impianti che rischiano un pericoloso default tecnico, utilizzando programmi compatibili con il mantenimento dei livelli occupazionali, attenti alla sicurezza ambientale e alla giusta valorizzazione di professionalità».

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