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I cinesi comprano anche il lusso dei superyacht

Se bisogna valutare quanto grave sia il declino industriale italiano, forse è bene tenere presente lo sfascio anche nel settore che fin qui aveva fatto da (modesta) bandiera di lustrini. E ascoltare il pianto de Il Sole 24 Ore.

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Un altro pezzo di made in Italy se ne va. E’ di un’ora fa l’annuncio che Shandong Heavy Industry Group-Weichai Group, produttore di scavatrici e trattori, rileverà la maggioranza di Ferretti Group, produttore di yacht d’alta gamma. Shandong Heavy, che è controllata dallo Stato cinese, pagherà 178 milioni di euro per il 75%, ha detto a Jinan Tan Chengyi, capo di una sorta di Iri della Provincia di Shandong, che si farà carico anche di 580 milioni di debiti in carico al gruppo forlivese, ha aggiunto John Davison, global head strategic investment group di Royal Bank of Scotland (che, al pari di Strategic Vlue Partners, detiene il 12,5% di Ferretti).

Insomma, i problemi sembrano archiviati e i marchi del gruppo romagnolo si preparano a cogliere la massiccia domanda di imbarcazioni di lusso che sta arrivando e arriverà sempre di più dai mercati emergenti asiatici, in primis la Cina. Un trend testimoniato anche da un interessante articolo del FT della settimana scorsa. Però… però… Dopo Gianfranco Ferrè e Brioni, dopo l’alimentare… Però… però…

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