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Brescia. Smascherare i complici di Casapound

 

SMASCHERARE E DENUNCIARE I COMPLICI DI CASA POUND

Il 13 dicembre scorso, a Firenze, il fascista Gian Luca Casseri, militante del gruppo nazi-xenofobo-razzista Casa Pound ha sparato contro alcuni lavoratori di due mercatini rionali, assassinando Diop Mor di 54 anni e Samb Modou di 40, ferendone gravemente altri tre: Moustapha Dieng, Sougou Mor e Mbenghe Cheike.
Il ‘raid’ fiorentino non è la prima manifestazione di vigliacca violenza che caratterizza il gruppetto fascista. Di seguito solo alcune segnalazioni.
Il 29 ottobre 2008, la micro-organizzazione di CP, Blocco Studentesco – che tenta di infiltrarsi, soprattutto a Roma, tra gli studenti medi ed universitari – assale, a Piazza Navona, con bastoni, catene e spranghe il corteo studentesco che protesta contro la cosiddetta riforma della scuola, targata Mariastella Gelmini. La pronta e decisa risposta degli studenti romani, ha costretto i nostalgici ‘balilla’ ad una precipitosa ed ingloriosa fuga.
Il 1 marzo 2010, a Modena, il responsabile locale di Casa Pound accoltella un ragazzo.
Nel corso del 2011, a Brescia, Napoli, Parma, Roma, aggrediscono militanti di sinistra e del Pd.
Nelle strade assaltano e picchiano, mentre nel palazzone regalatogli da Giovanni Alemanno – genero di Pino Rauti – il cui figlio milita in Blocco Studentesco, costato alla comunità romana ben 12 milioni di euro, organizzano incontri e convegni con degli ‘utili idioti’: Valerio Morucci, il primo dissociato della storia, Paola Concia, parlamentare PD, Luca Telese, Stefania Craxi, ‘L’Espresso-giornalista’, Mario La Ferla, autore di un impossibile “L’altro Che. Ernesto Guevara mito e simbolo della destra militante”, pubblicato da Stampa Alternativa di Marcello Baraghini, e troppi altri.
Ma anche a Brescia, i fascisti di sempre, hanno trovato una sponda politica e disponibili complici. E da molto tempo.
Il 5 ottobre 2006, ha inaugurato questo nuovo corso Paolo Corsini, allora sindaco della città. “Un bell’incontro trasversale”, titola così , sul suo blog: ‘No Reporter’, Gabriele Adinolfi (ex Terza Posizione, indagato per la strage di Bologna, condannato per banda armata: TP e NAR, latitante 20 anni all’estero) dopo aver discusso, nel salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia, con il catto, ma mai comunista, Corsini di: “L’uomo, quando sia se stesso è l’identità d i Dio”.

L’ 11 dicembre 2009 è la volta di Raffaele Morani, consigliere provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà (per i fascisti?) a Ravenna, ospite della sede bresciana del gruppo di Gianluca Iannone, per
disquisire di Ernesto Che Guevara.
Il 26 marzo 2011, Manlio Milani, presidente dell’Associazione Famigliari delle vittime della strage di piazza della Loggia, partecipa – presso l’Hotel President di Roncadelle – ad un incontro con i ‘ragazzi’ di Casa Pound, capitanati dal solito Gabriele Adinolfi, già ospite di Corsini.
Tema del dibattito: le stragi fasciste. Milani rivendica la giustezza e legittimità della sua scelta e ribadisce che, se invitato nuovamente, accetterà ancora l’invito. Probabilmente, il tema del prossimo incontro, dopo le stragi, e i recenti avvenimenti di Firenze, sarà dedicato ai migranti…
Il 25 giugno 2011, presso la sala civica di via Farfengo, Mirko Bortolusso, membro del comitato provinciale PD di Venezia , ed assessore, per lo stesso partito, a Fossalta di Portogruaro, partecipa ad un dibattito dal titolo: “Linea rossa su sfondo nero: il fascismo di sinistra da Sorel a
Salò”. I fascisti, definiscono questo dibattito: “unico nel suo genere”.
Ma solo per i ‘beoti’, come Mirko Botolusso, che gli credono.

Rete Antifascista Brescia

Gennaio 2012

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