Ricollocare sull’area dell’ex Alfa Romeo di Arese (Milano) una parte degli ex operai Fiat licenziati da Innova service, oltre a prevedere accompagnamento alla pensione e ammortizzatori sociali per gli altri lavoratori fino al nuovo accordo di programma in discussione in Regione Lombardia che deciderà la destinazione del sito industriale. Sono le richieste dei sindacalisti dello Slai – Cobas, che stamani hanno incontrato il viceprefetto Emilio Chiodi, alla guida del Comune di Arese dopo le dimissioni del sindaco Gianluigi Fornaro, coinvolto in una truffa ai danni di una società del gas, ex municipalizzata, per la quale ha patteggiato due anni di reclusione. «Vorremmo che il commissario prefettizio si faccia portavoce della richiesta dei sindacati di essere inseriti come parte in causa nella discussione sull’accordo di programma dal quale erano stati esclusi nel 2007 – ha spiegato Corrado Delle Donne, coordinatore dello Slai – Cobas – e che nel documento si tenga conto di un ricollocamento degli operai di Innova Service». Un sessantina di dipendenti di Innova, la società che gestiva le portinerie sull’area, tutti ex operai Fiat ricollocati nell’azienda di servizi, sono stati licenziati nel febbraio scorso e, da allora, sono in presidio davanti ai cancelli. La richiesta del sindacato di base è quella di riassorbirne 25, e di prevedere per gli altri gli ammortizzatori sociali.
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