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Neve a Roma: l’USB denuncia Ama Spa

L’Unione Sindacale di Base ha inviato un esposto al Prefetto di Roma, alla Procura della Repubblica, al Sindaco, al Commissario ad acta per la Sanità del Lazio, a tutte le ASL di Roma, all’Ispettorato del lavoro per chiedere accertamenti in merito ad alcune disposizioni dell’AMA S.p.A. emanate durante le giornate interessate dall’emergenza neve nel territorio della città di Roma.

“Siamo venuti a conoscenza di alcune scelte gravissime dell’AMA – spiega Maria Teresa Pascucci, dell’Esecutivo provinciale USB di Roma – che, se verranno confermate, dimostrano una condotta assolutamente irresponsabile da parte dell’azienda riguardo alla sicurezza sul lavoro ed alla salute pubblica”.

“In spregio all’ordinanza del Sindaco – denuncia la sindacalista USB – l’AMA avrebbe fatto uscire mezzi aziendali senza catene e senza pneumatici termici, fornendo il personale di un salvacondotto per consentire il percorso da casa al lavoro con il proprio mezzo privato, anche se sprovvisto di catene a bordo o di gomme termiche”.

“Ancor più grave – sottolinea Pascucci –  dentro i sacchi dati ai lavoratori dell’AMA da spargere su strade, marciapiedi, scuole, metropolitane ecc. non ci sarebbe stato semplice sale, ma ‘calcio cloruro diidrato Solvay’, una sostanza fortemente irritante, di cui è previsto l’uso esclusivo in luoghi non frequentati e dotando i lavoratori di dispositivi di protezione specifici. Il tutto sarebbe avvenuto all’insaputa dei lavoratori e della cittadinanza”.

“Questo atto gravissimo – conclude la rappresentante USB – si somma ad altri già da noi denunciati sulla violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro da parte di AMA, che ci aspettiamo vengano immediatamente verificati.  Sin da ora USB mette a disposizione dei lavoratori interessati il proprio servizio legale per eventuali richieste di risarcimento per danni ed indice per il prossimo 28 febbraio

una  manifestazione di protesta davanti alla Direzione Generale AMA, in via Calderon della Barca alle ore 15.00, contro l’attacco alle condizioni di lavoro, al salario, alle garanzie contrattuali, i piani per la privatizzazione del servizio”.

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