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L’Aquila: di 1° maggio si muore

Sono centinaia di migliaia, forse anche milioni i lavoratori che oggi stanno passando al lavoro la giornata teoricamente festiva e dedicata ai diritti dei lavoratori. Si lavora in particolare nel commercio, nei trasporti, nella ristorazione e in tanti altri settori. Compresa l’edilizia. E si muore. E’ successo stamattina ad un operaio romeno, Vasile Copil, di 51 anni, che stava lavorando in un cantiere a Rocca di Cambio (L’Aquila) ed è caduto dall’impalcatura.
L’operaio, dipendente della cooperativa ‘Rocca di Cambio’ di Roma, stava lavorando nel cantiere di un residence alla periferia del paese: Copil si è sporto per prendere alcuni materiali all’impalcatura del piano superiore, perdendo l’equilibrio e cadendo a terra. A dare l’allarme è stato un altro operaio. Sul posto è intervenuto l’elisoccorso del 118 dell’Aquila, ma l’uomo è morto pochi minuti dopo l’arrivo dei sanitari.  

Proprio stamattina Carlo Soricelli, dell’osservatorio indipendente di Bologna sui morti sul lavoro, aveva diffuso l’ultimo triste aggiornamento.

Dal primo gennaio ad oggi 1 maggio sono morti sui luoghi di lavoro 163 lavoratori e 325 con i lavoratori morti sulle strade e in itinere (stima minima). I morti sui luoghi di lavoro sono per il 31% in agricoltura, il 23% in edilizia, nei servizi il 12,3%, nell’industria l’8,9%, nell’autotrasporto il 5,8%. Il 13,7% dei morti sui luoghi di lavoro sono lavoratori stranieri. Il 23,5% hanno un’età compresa tra i 30 e i 50 anni. Il 33% ha più di 51 anni. L’8,9% meno di 30 anni. E’ sempre la provincia di Brescia con 8 morti, come negli ultimi anni, a guidare la triste classifica delle province con più morti con la regione Lombardia che conta già 22 morti. Seguono la Toscana e l’Emilia Romagna con 15 morti (23 con i morti in mare del Giglio, dei due fratelli del peschereccio affondato al largo di Livorno e di un sub), la provincia Modena con 3 morti, Bologna, Reggio Emilia e Ferrara con 2 morti. Il Piemonte registra 13 morti, con la provincia di Torino in testa con 8 morti. La Sicilia conta 9 morti, il Veneto, il Lazio e la Puglia registrano 8 decessi.

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