C’è un limite a tutto. Il parroco di Collevalenza, nei pressi di Todi (Umbria), smmette di avere fatto «uso personale» di droga – «in passato, per scherzo tanto tempo fa, quando ero a Roma, soltanto per provare» – ma nega la sua partecipazione a festini omosessuali.
In un’intervista pubblicata dalla Nazione, il sacerdote riminese conferma di essere stato fermato dai carabinieri di Todi e trovato in possesso di tre dosi di cocaina. Alla domanda su cosa volesse fare della droga risponde: «questi sono fatti miei. Ma la cocaina non la spacciavo di certo. E tanto basta».
Don Alberto ammette quindi di avere conosciuto una persona «in una chat gay, ma con lui o altri non ho mai partecipato a festini omosessuali». «Questo – sottolinea – non è assolutamente vero. E non rispondo, comunque, circa i miei gusti sessuali, si tratta di cose private e comunque di questo non ho parlato ai carabinieri».
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa