La Rete è luogo dove tutto è possibile. Dove ognuno può travestirsi come gli pare. Almeno fino a quando non si guarda bene.
Però bisogna essere meno superficiali e guardare. Con stupore, stamattina, abbiamo trovato tra i post su Indymedia un paio di “pezzi” ripresi o postati da un sito fascista “travestito” da no global (ilgraffionews). Antimericanismo feroce, “no guerra in Libia”, grafica metal-nazi, contro “il signoraggio” (del dollaro, delle banche, un po’ di chi ti pare), un pizzico di “complotto mondiale” demo-pluto-giudaico-massonico, il gatto dei Wobblies messo lì come richiamo per compagni – appunto – un po’ superficiali. E il solito confuso accumulo di materiali presi un po’ dappertutto, da siti di sinistra (grida vendetta il link alla Freedom Flotilla) come di estrema destra, fino a “socialismo nazionale”, Confederatio, Claudio Moffa, ecc.
Il nostro avviso ai naviganti non può perciò che essere: occhio! Non fidatevi mai della prima impressione, guardate i riferimenti, diffidate di chi mescola tutto perché “tanto non è più tempo di distinzioni tra destra e sinistra”. In città o in montagna, chi non distingue tra una strada e l’altra è candidato a perdersi…
Ci sembra dunque ora di cominciare a censire “gli antri dell’ambiguo”. E scommettiamo anche che, una volta “scoperti”, cambieranno rapidamente nome. E’ una tecnica antica, usata sempre dai fascisti e anche dai “servizi”…
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