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Cronaca di una giornata di lotta nella zona Flegrea

Questa mattina avevamo deciso di essere presenti nel quartiere per denunciare nuovamente l’evidente il fallimento di una riqualificazione e di una bonifica del territorio promessa 30 anni fa e mai terminata, in concomitanza con  l’ennesima gara d’appalto per la vendita del primo lotto dell’Area Tematica 2 della Variante al Piano Urbanistico Attuativo di Coroglio-Bagnoli. Il lotto posto in vendita, all’incirca 35.000 mq, è destinato principalmente a “residenze e produzione di beni e servizi”, e nonostante diverse volte i manager della BagnoliFutura abbiano provato a venderlo all’asta in questi anni, nessuno dei tanti imprenditori pronti a speculare sulla zona dell’ex-Italsider ha voluto mettere mano a quell’enorme scatafascio urbanistico e ambientale che è l’area ex-industriale di Bagnoli-Coroglio.La gara si sarebbe dovuta svolgere all’interno della Mostra d’Oltremare, con la probabile presenza del sindaco De Magistris.

In mattinata però il sindaco era all’interno dell’Istituto Alberghiero – Rossini a p.zza Bagnoli. Fuori la scuola spontaneamente si è formato un presidio tra disoccupati del movimento flegreo, studenti del Rossini e nostri compagni. I primi, dopo aver ricevuto già da tempo sgomberi e denunce, da mesi richiedono un’appuntamento con il sindaco per un tavolo interistituzionale sul tema del lavoro nella zona flegrea, dato che dall’ultimo incontro con Sodano (più di un mese fa) sono uscite solo promesse di “aggiornamenti nel breve tempo”. I secondi, gli studenti del Rossini, da anni lottano per la messa in sicurezza del loro edificio (dopo numerosi incidenti) e volevano parlare con De Magistris, il quale dinanzi a queste pressioni, “in nome della sua tanto sbandierata democrazia dal basso”, ha preferito svincolarsi tramite un uscita secondaria.

A questo punto tutto il presidio ha deciso di dirigersi in Municipalità per ottenere un incontro con il sindaco o quanto meno una lettera scritta dove veniva certificata tale richiesta. Come sempre la risposta è stata di quelle che conosciamo già da tempo: “vi faremo sapere”. Tutti i presenti. decisi a non essere presi più in giro, sono rimasti in Municipalità, in attesa di risposte. Il palazzo è stato circondato dalla celere per diverse ore. Intimidazioni da parte della polizia a sgomberare i locali fino alla identificazione di 20 compagni, dopo aver chiuso all’interno della Municipalità i compagni presenti senza farli uscire e senza far entrare gli altri all’esterno che erano venuti a portare solidarietà.

Questo ovviamente non può fermare il nostro percorso: anche oggi eravamo presenti a questo appuntamento per ribadire la nostra ferma opposizione a tutte le istituzioni e tutti i partiti che per decenni si sono resi colpevoli della gestione clientelare dei fiumi di denaro pubblico, che sarebbero dovuti servire per la riqualificazione e la bonifica di tutto il territorio, nonché per la creazione di posti di lavoro e servizi sociali per i cittadini di Bagnoli e dell’area flegrea. Il fallimento della Bagnoli Futura S.p.a è sotto gli occhi di tutti: nessuna delle tante promesse è stata mantenuta ed anche con questa nuova giunta comunale, come sostenevamo anche prima delle elezioni, si assiste solo alla solita ripetizione di parole su un cambiamento che nei fatti nessuno ha ancora visto.

Dal ’94 ad oggi oltre un miliardo di euro sono stati “spesi” per una bonifica mai realizzata e per opere mai concluse, oltre che inutili (come una Beauty Farm di certo non utile ai tanti disoccupati, studenti e lavoratori della zona).
Anche ora si continua nella direzione di una politica che si interessa solo di “grandi eventi e grandi opere”, come Coppa America e il tanto misterioso Forum delle Culture 2013, presentandoli come portatori di “turismo, sviluppo e lavoro per la città” nelle tante campagne mediatiche, mentre in realtà sono solo fumo negli occhi verso chi da anni spera e lotta per la riappropriazione del proprio territorio, utili e funzionali sempre e solo agli interessi dei soliti noti.

Da tempo sosteniamo che tutti questi soldi pubblici andrebbero utilizzati per ben altro, perché ribadiamo che chi vive il nostro territorio non rivendica grandi opere e grandi eventi ma:
Scioglimento immediato della Bagnoli Futura SpA. A casa chi ha speculato per anni sui nostri territori.
Reale bonifica e riqualificazione di tutto il territorio.
Riappropriazione di tutto il litorale per la fruizione pubblica delle spiagge.
Trasparenza e limpidità nella gestione dei soldi pubblici, con la partecipazione reale della cittadinanza.
Soluzioni reali e sbocchi occupazionali per i tanti disoccupati del nostro territorio.
Realizzazione di un nuovo piano urbanistico per far fronte all’emergenza abitativa.

Laboratorio Politico Iskra
www.laboratoriopoliticoiskra.org

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