NO TAV – Sabato 3 marzo la mobilitazione nazionale avrà il suo centro a Roma, in concomitanza con varie iniziative nelle altre città italiane, in sostegno del movimento No Tav. Ad annunciare la manifestazione è l’Assemblea No Tav di Roma, che ha organizzato per domani un corteo autorizzato nella Capitale previsto dalle 15. I manifestanti, tra cui studenti, esponenti dei centri sociali, attivisti No Tav e associazioni, partiranno da piazzale Tiburtino per raggiungere Porta Maggiore. «Al corteo contiamo l’adesione di migliaia di persone. È importante far sentire la nostra voce di sostegno e solidarietà ai No Tav proprio in questo momento», hanno spiegato gli organizzatori. Tra i sostenitori del movimento No Tav ci sono anche diversi studenti dei collettivi della Sapienza i quali hanno annunciato «un’adesione di massa» per domani. All’iniziativa aderiranno anche i movimenti della galassia antagonista romana, tra cui i ‘Blocchi precari metropolitanì e i ‘Movimenti di lotta per diritto all’abitarè. Tutti sfileranno dietro lo striscione dell’ ‘Assemblea No Tav di Romà. Già nei giorni scorsi, in seguito alla vicenda dell’incidente al leader dei No Tav in Val di Susa, alcuni blitz e cortei si sono succeduti nella Capitale in vista della giornata di domani che rappresenterà – secondo gli organizzatori – uno dei momenti «cruciali della protesta romana in sostegno agli attivisti che lottano contro l’Alta Velocità in Val di Susa».
qui di seguito il testo dell’appello.
LA VALSUSA NON E’ SOLA, SIAMO TUTTI/E NO TAV!
Qualche settimana fa si è svolta un’operazione repressiva con decine di arresti e denunce nei confronti di attivisti/e NO TAV in tutta Italia. Da quel momento la solidarietà continua a esprimersi in molteplici forme, dal Nord al Sud del Paese: nessuna/o è sola/o, non ci sono buone/i e cattive/i. Un corteo di 80 mila persone si è riversato nella valle, da Bussoleno a Susa, per dire che il movimento NO TAV non si arresta e non ha paura. Il giorno dopo parte l’allargamento dei cantieri, attraverso l’esproprio militare delle terre valsusine. La resistenza dei NO TAV è immediata. Un compagno, Luca, per impedire l’avanzamento delle ruspe, si arrampica su un traliccio. Inseguito da un carabiniere rocciatore, cade, rischiando la vita: è tuttora ricoverato in ospedale in gravi condizioni. I giornali e i media screditano e minimizzano l’accaduto, insultando il coraggio e la determinazione di Luca. La risposta della Val di Susa è determinata, con blocchi e barricate che vengono immediatamente ricostruite non appena vengono sgomberate. Ancora una volta in tutta Italia la solidarietà si fa sentire con manifestazioni spontanee, presidi, blocchi stradali e ferroviari.
Queste sono solo le ultime pagine di una lotta che va avanti da 23 anni.
Di fronte all’attacco dello Stato nei confronti del movimento No Tav, di fronte alla repressione di ogni forma di conflitto, al di fuori del “consentito”, tanto il 3 luglio in Val di Susa quanto il 15 Ottobre a Roma, è necessario reagire. La lotta contro il Tav fa paura ai poteri politici, economici e giuridici, perché ne mette in discussione la loro stessa essenza. Si vuole reprimere l’autorganizzazione, il rifiuto della delega, la molteplicità e la radicalità di azioni e pratiche. Si vuole colpire tanto il dissenso e il contrattacco nei confronti dei poteri costituiti, quanto la condivisione di esperienze di vita che generano forme di cospirazione e di complicità sociale.
Anche attraverso Il TAV e la politica delle grandi opere il capitalismo vuole imporre ancora una volta l’idea di un mondo sottomesso alle leggi del profitto e dello sfruttamento affaristico dei beni comuni. La Val di Susa fa paura perché la lotta contro il Tav esprime la possibilità concreta di un cambiamento reale allo stato di cose presenti: determinarne il seguito spetta a tutti e tutte noi!
IL TAV E’ OVUNQUE, LOTTIAMO OVUNQUE CONTRO IL TAV
TUTTI/E LIBERI/E!
Sabato 3 marzo, ore 15:00, corteo NO TAV, partenza da Piazzale Tiburtino
Daje Luca, Sempre no Tav, a sarà düra!
Assemblea No Tav di Roma
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