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Bot all’1,4 di interesse. Monti respira

La speculazione finanziaria ha per ora cambiato bersaglio, dopo aver fatto un bel pieno di extraprofitti tra la caduta di Berlusconi e l’ascesa del suo rappresentante, Mario Monti, alla presidenza del consiglio italiana.

Stamattina c’è stato un deciso calo per i rendimenti nell’asta Bot a tre e 12 mesi, scesi a quota 0,492% contro l’1,9% di settembre 2001 e all’1,405% per l’annuale contro il 2,2% di febbraio. Buona la domanda, pari a 7,8 miliardi di euro contro un’offerta di 3,5 per i trimestrali e a 11,7 miliardi contro gli 8,5% offerti per gli annuali.

L’asta dei titoli trimestrali era la prima dal settembre 2011, poichè il Tesoro aveva cancellato quella prevista a novembre «per assenza di specifiche esigenze di cassa». Nell’operazione odierna i titoli con scadenza 15 giugno 2012 hanno visto una decisa richiesta, pari a oltre il doppio dell’offerta (7,8 contro 3,5 miliardi). In discesa anche il tasso per titoli a 12 mesi, calato all’ 1,4% che si confronta con il 2,23% di febbraio, già peraltro in calo rispetto all’asta di gennaio (2,7%).

Per ora Monti, sui mercati, ttira un sospiro di sollievo (cala infatti anche la spesa per gli interessi sul debito).

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