“Monti-Fornero, non ci vedrete al cimitero” , “Elsa, non piangere, ci siamo già noi e siamo tanti”.
Migliaia di persone quasi tutti pensionati ed “esodati” – stanno manifestando in queste ore a Roma. A loro va la nostra più totale solidarietà e lo dimostriamo concretamente con lo spazio e l’attenzione che dedichiamo al tema da oltre un mese a questa parte.
Stanno manifestando sotto le bandiere di Cgil, Cisl e Uil, ed anche questo è comprensibile, nell’Italia attuale. Ma non possiamo non ricordare che di fronte a una riforma delle pensioni criminale come quella disegnata da Fornero e Monti le stesse Cgil, Cisl e Uil abbiano messo in campo uno “scioperino” di appena tre ore; addirittura a “fine turno” per dare il minor fastidio possibile. Infatti nessuno se n’è accorto e il governo ha potuto liberamente fare quel che gli pareva.
Gli stessi tre sindacati hanno dato il loro assenso di massima – anche se non con un “accordo sottoscritto” – a una “riforma del mercato del lavoro” altrettanto criminale. Che cancella di fatto l’art. 18 e la tutela dai licenziamenti illegittimi, non riduce affatto la precarietà, mentre riduce a quasi nulla la copertura degli ammortizzatori sociali.
C’è una contraddizione mostruosa dunque tra pratica sindacale “dichiarata” e comportamenti effettivi ai tavoli di discussione. Sarebbe bene che tutti ne prendessero consapevolezza: le mobilitazioni, gli scioperi, le varie iniziative in atto sarebbero di certo più incisive.
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