L’agenzia internazionale Moody’s ha tagliato il rating di 26 banche italiane, che sono a questo punto «tra i più bassi nei paesi dell’Europa avanzata e riflettono la vulnerabilità di queste banche a contesti operativi sfavorevoli in Italia e in Europa». Gli outlook sono negativi per tutte. Tra le prime cause «il ritorno dell’Italia in recessione e le misure di austerità del governo», che hanno ridotto la domanda economica nel breve termine. Un vero colpo di genio, mettere Monti al governo!!
La reazione dell’Abi – l’associazine delle banche – non si è fatta attendere ed è tristemente nazional-complottistica: “la decisione di Moody’s è un’aggressione all’Italia, alle sue imprese, alle sue famiglie, ai suoi cittadini”. Come se questi ultimi non fossero quotidianamente aggrediti e spennati anche dalle banche.
«Ancora una volta le agenzie di rating si confermano come un elemento di destabilizzazione dei mercati con giudizi parziali e contradditori. Per abbassare il rating questa volta si tirano addirittura in ballo le misure di austerità varate dal Governo Monti («riducono la domanda economica di breve termine») che una volta le stesse agenzie invocavano allorché disegnavano l’outlook negativo delle imprese bancarie», prosegue la nota.
Per l’Abi Infine l’Associazione nella riunione di domani del Comitato esecutivo a Milano valuterà «collegialmente tutte le azioni da adottare, in ogni sede, per tutelare i legittimi interessi dell’economia italiana, così gravemente lesi dalle decisioni delle agenzie di rating».
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