Stiamo parlando di merda, ce ne rendiamo conto. Roba da trattare con lo scafandro per non restare fulimnati dal pessimo odore.
Però… Questa storia del “rottamatore” moralista innovatore disinvolto postideologico che va a cena con Berlusconi e non si considera di sinistra ma cerca i voti a sinistra e fa le cose di destra dicendoci “beh, perché no?”… non ci era mai piaciuta.
L’individuo, vogliamo dire, non ci era mai piaciuto.
Stiamo parlando di merda, ce ne rendiamo conto.
Però… l’idea che che questo piccolo topolino rosicatore arrampicatosi a forza di stronzate nuoviste sulla poltrona più alta di Firenze – un disonore per Firenze e la sua storia, in primo luogo – sia inciampato nel più classico dei piccoli truogoli di merda della politichetta italiana, la mazzetta; per di più veramente da miserabili (tra i 70 e i 120mila euro, Lusi nemmeno se lo ricorda, perché per quelle cifre lì nemmeno si stava a prendere gli appunti…)
beh, diamocelo: ci fa godere come maialini.
L’Ansa merita per questo l’oscar dell’aplomb:
«Renzi ha richiesto dei soldi, circa 100 mila, anzi 120 mila euro suddivisi in tre fatture, poi Rutelli mi ha chiesto di non pagargli la terza e così ho dato a Renzi solo 70 mila euro». È una delle rivelazioni che l’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi, secondo quanto riportato oggi da alcuni quotidiani, avrebbe fatto ieri sera durante la sua audizione alla Giunta delle immunità di palazzo Madama. «Io ero il tesoriere – ha raccontato secondo quanto viene riferito oggi sulla stampa – ovvero il bancomat del partito. Io il garante di una spartizione 60/40 tra popolari e rutelliani». Soldi a Enzo Bianco, a lui – secondo quanto riportato dai quotidiani – avrebbe dato «un mensile di 3mila euro, poi passato a 5.500», mentre a una società di Catania legata al marito della segretaria di Bianco tra il 2009 e il 2011 sarebbero stati forniti circa 150 mila euro. Secondo Lusi, riportano i quotidiani, anche a Rutelli venivano fornite delle cifre ingenti in occasione delle elezioni.
Renzi è ovviamente indignato. Anche noi…
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