Circa un centinaio di aderenti al movimento dei Forconi ha bloccato stamani, a Villa San Giovanni, l’accesso agli imbarcaderi dei traghetti verso la Sicilia. ”Aspettiamo una telefonata del ministro dell’Interno Cancellieri, altrimenti da qui non ci muoviamo” ha affermato Mariano Ferro, leader dei Forconi. Secondo quanto riferito dalla polizia, presente massicciamente sul posto, al momento ci sono rallentamenti, ma non veri e propri blocchi degli imbarcaderi ai traghetti per la Sicilia. I dimostranti presidiano da alcuni giorni l’area portuale di Villa San Giovanni, snodo del traffico marittimo tra Calabria e Sicilia per richiedere l’attenzione delle istituzioni sui problemi degli agricoltori e dell’economia del Mezzogiorno. Stamani i dimostranti avrebbero dovuto sgombrare la zona portuale, ma hanno invece deciso di radicalizzare la protesta.
Una corrispondenza delleore 9.00 dal Presidio di Villa S. Giovanni
Non passano né camion né autovetture.Per adesso la polizia sta a guardare. Aspetta ordini. Non ci facciamo illusioni. Prima o poi tenteranno di rimuovere il blocco e di portarci via tutti quanti. Siamo decisi a resistere.
Alcuni di noi, tra cui Franco Crupi e Giuseppe Scarlata, sono saliti sulla transenna, minacciando di gettarsi di sotto nel caso fossimo attaccati dalle forze dell’ordine.
Cosa chiediamo? La certezza di un incontro col Governo, per esporre le nostre ragioni.
Il potere spera che ce ne andiamo a casa con la coda tra le gambe. Questo non possiamo accettarlo. Certo, siamo esausti. Sfiniti. Da domenica siamo sotto il sole cocente. Diversi di noi dormono all’addiaccio, i pasti sono frugali. Ci arrangiamo con quello che ci passano i camionisti solidali con la nostra lotta. Forse avremmo dovuto bloccare tutto sin da domenica scorsa. Vedremo come va a finire».
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