La Corte d’appello di Roma ha dichiarato inammissibile il ricorso della Fiat che chiedeva la sospensione dell’esecutività della sentenza con cui il Tribunale di Roma aveva ordinato la riassunzione di 145 operai Fiom nello stabilimento di Pomigliano d’Arco. “I lavoratori della Fiom devono rientrare a Pomigliano e la discriminazione va sanata” ha commentato il segretario nazionale Fiomper l’auto, Giorgio Airaudo. “Siamo già in ritardo e se Fiat non li farà rientrare chiederemo l’esecuzione della sentenza”.Un verdetto dunque contrario alla Fiat nella versione della newco Fabbrica Italia Pomigliano (Fip) che aveva fatto ricorso in appello contro la sentenza del Tribunale, chiedendo che venisse sospesa l’esecutività dell’ordine di “assumere 145 persone attuali dipendenti di Fiat Group automobiles solo perché in un certo momento iscritte alla Fiom”.
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