Due operai della Vinyls sono saliti stamattina sulla torcia spenta del Vcm a circa 100 metri di altezza nel polo petrolchimico di Porto Torres. L’ennesima azione eclatante (gli operai avevano dato vita per un anno all’Asinara anche all’Isola dei Cassintegrati) arriva a poche ore dell’iniziativa dei commissari che oggi presenteranno al Tribunale di Venezia l’offerta di una azienda chimica brasiliana che ha manifestato interesse per gli impianti.
Per la lunga vertenza della Vinyls di Porto Torres vi sarà un incontro a Roma nei prossimi giorni. Dalla capitale si attende di sapere quale sarà il destino dei lavoratori sardi legato all’offerta di acquisto di una società brasiliana per il riavvio degli impianti Vcm e Pvc. La società chimica del sud America, di cui sinora si sa poco ha formalizzato nei giorni scorsi la proposta per Vinyls facendosi accreditare dall’ambasciata del Brasile in Italia che ha trasmesso referenze positive.
L’offerta, arrivata nelle mani dei commissari straordinari, farebbe riferimento in modo specifico all’interesse per la produzione di Pvc. Oggi i commissari dovrebbero depositare la documentazione al Tribunale di Venezia e successivamente al Ministero dello Sviluppo economico che dovrà valutare la portata dell’operazione.
Nei giorni scorsi uno degli amministratori straordinari della Vinyls, Giorgio Simeone, ha incontrato i sindacati. Le organizzazioni sindacali chiedevano il rinnovo della cassa integrazione per i lavoratori, scaduta a giugno, e garanzie per il pagamento degli stipendi, garantiti fino a dicembre. Ma l’unico futuro per l’impianto può essere garantito, appunto, soltanto da un acquirente.
Di conseguenza tutta la trattativa è legata a questa proposta. Se la società brasiliana, che ha mandato i propri tecnici per ispezionare l’area Vinyls, intende riprendere la produzione di Pvc ci sono possibilità concrete di un recupero del progetto, altrimenti le alternative si stringono. L’unico elemento che fa ben sperare al momento è che per accreditare la società chimica presso gli amministratori straordinari si è mossa l’ambasciata brasiliana in Italia. Nessuna altra informazione al momento sulla composizione (e dunque sulla solidità) del gruppo.
La notizia della formalizzazione dell’offerta è stata confermata dal blog l’Isola dei Cassintegrati che ha sempre seguito con particolare interesse la vicenda. Lo spiraglio di è aperto, ma la prudenza è d’obbligo, dopo le trattative andate a vuoto con gli arabi della Ramco e gli svizzeri del fondo Gita.
da Rassegna.it
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