Il Tribunale di Civitavecchia ha emesso una nuova condanna nei confronti di Alitalia-CAI per comportamento antisindacale.
L’esposto era partito da USB a seguito del tentativo dell’azienda di impedire la partecipazione dei lavoratori ad una assemblea regolarmente indetta, in base a quanto previsto dalle leggi e normative vigenti. Nonostante questo l’Alitalia, adducendo motivi assolutamente pretestuosi, in alcuni settori operativi aveva unilateralmente deciso di “concedere” la partecipazione in assemblea al solo 10% dei lavoratori.
L’assemblea fu molto partecipata e l’azienda emise moltissime contestazioni disciplinari contro i lavoratori “rei” di avervi preso parte. USB ha proceduto ad un ricorso legale che ha avuto totale accoglimento, a partire dal ritiro in automatico di tutti i provvedimenti disciplinari.
“La sentenza del Tribunale di Civitavecchia chiarisce in modo inequivocabile che l’assemblea è un diritto garantito dalla legge e che l’azienda , nessuna azienda, può stabilire i nomi di chi va o non va in assemblea”, commenta Andrea Cavola, dell’Esecutivo Nazionale USB Lavoro Privato, settore Trasporto Aereo.
“A nome dell’intera organizzazione – prosegue Cavola – esprimo la nostra profonda soddisfazione per questa difesa dell’inviolabilità del diritto di partecipazione ad un’assemblea da parte di tutti i lavoratori, sottolineando che il sindacato confederale aveva invece accettato l’impostazione aziendale, andando a difendere il singolo lavoratore nel merito, ma di fatto facendo passare il principio devastante che è l’azienda a decidere chi può andare in assemblea. Insomma, una totale capitolazione”.
“Auspico inoltre – sottolinea Cavola – che Alitalia prenda atto, dopo l’ennesima condanna per comportamento antisindacale, che le relazioni industriali non possono andare avanti con continue forzature e che il confronto deve basarsi su esigenze concrete, dove ognuno porti il proprio contributo. Quello che voglio dire è che Alitalia non può scegliersi il sindacato con cui parlare, cosa tra l’altro scritta dal Giudice, ma deve avere rispetto per le centinaia di lavoratori che USB rappresenta in azienda e che con noi dovrà confrontarsi a tutti i livelli”, conclude Cavola.
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