Il percorso che ha visto, a partire dall’ultimo anno e mezzo l’occupazione di teatri in molte città del Paese, da Roma a Napoli, a Palermo, ha iniziato da ieri mattina a Pisa . Un gruppo di studenti e lavoratori della conoscenza, dopo una serie di assemblee pubbliche negli ultimi mesi, ha occupato il Teatro Ernesto Rossi. In pieno centro cittadino (Piazza Carrara), a pochi passi dalla Facoltà di Lettere, il teatro, bellissima struttura settecentesca, è chiuso da decenni, con la giustificazione della mancanza di fondi per la ristrutturazione, ed è stato aperto solo in circostanze eccezionali, l’ultima nel 2004.
Nell’assemblea convocata nel pomeriggio nel nuovo “Teatro Rossi Aperto”, alla quale hanno partecipato un centinaio di persone, tra cui diversi abitanti del quartiere, è stato a più riprese chiarito che l’eventualità di una apertura “una tantum” del teatro, posizione che probabilmente sarà portata avanti dalla sovrintendenza, è incompatibile con l’esigenza di riappropriazione, da parte dei cittadini, di spazi che possano produrre cultura viva e socialità. Si lavorerà in questi giorni ad un dossier approfondito sulle vicende del teatro, e a stabilire sul territorio legami, dal mondo dell’Università alla cittadinanza. E a sedimentare partecipazione, idee e forze in vista di ulteriori sviluppi di questo percorso sarà in primo luogo la tre giorni apertasi ieri, con un susseguirsi di seminari sul cinema, sul teatro o sui diritti d’autore, di eventi teatrali “open stage”, e di momenti di socialità dedicati ai bambini.
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