È una vera spaccatura quella che si è verificata al tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto dell’industria alimentare. Un terzo delle associazioni aderenti alla Federalimentare (Assalzoo, Assica, Assocarni, Una, Anicav) hanno abbandonato il tavolo negoziale «a causa della distanza incolmabile sulle proposte accolte dalla parte datoriale. In particolare le distanze riguardano gli aumenti salariali (117 euro) ma anche le misure sulla produttività alle quali – sostengono le associazioni che sono uscite dalla trattativa – la parte datoriale ha rinunciato senza ottenere nulla di significativo». Le cinque organizzazioni non firmatarie precisano infine che non saranno vincolate dagli accordi eventualmente sottoscritti al tavolo.
In pratica, le cinque associazioni ritengono “troppo generose” le condizioni accettate nel contratto.
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