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Aggressione a Gaza. L’equidistanza della Fiom-Cgil

Per l’organizzazione di Landini Hamas ha grandi responsabilità per quanto sta accadendo ai civili palestinesi. Perchè sarebbe contro il processo di pace. Quale processo?
Le parole sono importanti. E se si dicono certe cose bisogna assumersene tutte le responsabilità

Roma 16 novembre 2012

Questo il testo dell’odg sulla Palestina approvato oggi dal comitato centrale della FIOM Cgil

La Fiom CGIL guarda con preoccupazione alla drammatica situazione che si sta determinando in queste ore a Gaza e nelle zone confinanti di Israele, e fa appello per una immediata cessazione delle operazioni militari da parte dell’esercito israeliano e del lancio di missili verso le città israeliane da parte di gruppi armati palestinesi. 
Gli omicidi mirati di dirigenti di Hamas e i razzi lanciati contro la popolazione civile israeliana sono atti terroristici che non possono essere il pretesto per un’escalation delle azioni militari che hanno già determinato oltre venti morti tra la popolazione palestinese e di tre civili israeliani, e con il rischio concreto di precipitare rapidamente in una nuova guerra dalle conseguenze tragiche per tutta la regione e causa di lutti e sofferenze principalmente per la popolazione civile. 
Il Governo Nethanyau porta le principali responsabilità della situazione attuale e dell’assenza di prospettive per una soluzione pacifica del conflitto. Il permanere della occupazione militare illegale dei territori palestinesi e la politica della estensione degli insediamenti israeliani nei territori occupati non solo è in contrasto con ogni forma di legalità e diritto internazionale, ma si sta rivelando un fattore di crisi economica e di involuzione democratica e sociale in Israele.
Con l’opzione della guerra, il Governo israeliano cerca con spregiudicatezza di mettere a tacere l’opposizione popolare per il peggioramento delle condizioni di vita che cresce tra i lavoratori e la popolazione Israeliana. Anche in vista delle elezioni programmate per le prossime settimane. siamo altresi preoccupati dalla possibilità che l’innalzamento della tensione nell’area possa servire ad israele per tentare un attacco all’iran allontanato per il momento dall’elezione di Obama come presidente degli USA.
La scelta di una nuova guerra rafforzerebbe inoltre le tendenze corrispondenti nella leadership di Hamas che pure ha serie responsabilità nel precipitare della situazione e che scommette sulla definitiva crisi di ogni processo di pace fondato sulla opzione due popoli due stati, puntando sulla separazione di Gaza dalla West Bank. 
La Fiom denuncia la irresponsabilità di chi sta precipitando la Palestina in una nuova guerra, e fa appello al Governo Italiano e alle Istituzioni Internazionali per una forte azione diplomatica che impedisca un ulteriore bagno di sangue fra la popolazione di Gaza, richiamando il Governo di Israele al rispetto delle risoluzioni Onu, e della legalità internazionale. 
La Fiom ribadisce infine che una soluzione di pace in Palestina non si troverà senza la fine della occupazione israeliana dei territori palestinesi e si schiera al fianco delle lavoratrici e lavoratori palestinesi ed israeliani che lottano anche in questi giorni per la pace e per i diritti sociali e del lavoro in Israele e in Palestina . 
Si invitano le strutture territoriali Fiom a sostenere e partecipare attivamente alle iniziative per fermare la guerra a Gaza che coerentemente a questi principi verranno promosse nei prossimi giorni nelle città italiane.

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1 Commento


  • donatodue

    ” si invitano le strutture territoriali fiom….” fallo tu lo scudo umano, caro landini.

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