Ieri, intorno alle 10:00 un cittadino niscemese ha avvistato, per le strade di Niscemi, un camion che trasportava materiale per la base, proveniente da Sigonella. Lo ha seguito e bloccato di fronte il presidio permanente in c.da Ulmo, lasciando la macchina sulla strada. (guarda il video http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=dZyE4D9OBKA)
Al presidio erano di turno due attiviste che hanno, insieme al cittadino, diffuso l’allarme tramite cellulari, sms e facebook. Immediatamente è arrivata anche la polizia che ha preso i nominativi dei primi presenti. Nel giro di un quarto d’ora una cinquantina di cittadini sono arrivati in sostegno al blocco, tra questi anche alcuni componenti dei comitati vicini. Il camion è stato respinto con successo e rispedito al mittente. «Quelli che guidavano il mezzo hanno avvisato la polizia che è arrivata in breve tempo insieme alla Digos – racconta al sito Ctzen Elvira Cusa, del comitato di Niscemi – ma le forze dell’ordine non si sono opposti alla decisione di far tornare indietro il camion». Scortato da una macchina dei No Muos e dai poliziotti, il mezzo si è diretto verso la strada statale Catania-Gela e quindi verso il capoluogo etneo. Non si trattava dell’enorme gru, attesa da quasi un mese, che dovrebbe sollevare le tre parabole custodite già nel cantiere. «Sul camion – spiega Cusa – c’era una grossa cassa di legno ed altre più piccole, l’autista ci ha detto di non conoscere il contenuto del carico, ma pensiamo fosse strumentazione utile alla costruzione del Muos. Abbiamo stabilito che non faremo passare più niente, probabilmente cominceremo a bloccare anche l’ingresso dei soldati americani del turno mattutino».Alcuni attivisti del comitato di Niscemi lo hanno seguito fino a quando non si è accertato il rientro in direzione Sigonella. La partecipazione a questa mobilitazione si è conclusa con un assemblea ospitata dentro il presidio partecipata da tutti gli intervenuti all’azione. Si è evidenziata l’utilità del monitoraggio e delle presenza costante in c.da Ulmo e si è manifestata la volontà di rallentare ulteriormente i lavori.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa