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Guai a criticare Caselli e Napolitano!

Ieri pomeriggio la Digos di Reggio Emilia ha notificato l’ordinanza dell’obbligo di dimora e dell’obbligo di non allontanarsi dall’abitazione dalle 22 alle 6 di ogni giorno nei confronti di D.C.C., un impiegato di 41 anni, e F.R., 28 nni, operaio, xonsiderati militanti del ‘Collettivo AutOrganizzato R60’.
I due eranostati  indagati per “offese all’onore e al prestigio” del Presidente della Repubblica; minaccia e oltraggio a un corpo politico, amministrativo o giudiziario; imbrattamento e deturpamento di cose altrui.
Una lunga e verbosa serie di accuse per indicare delle banalissime scritte sui muri della città.
Le misure cautelari sono state richieste dalla magistratura a seguito di “indagini della Digos”  mirate a ibdividuare gli autori di scritte murali considerate offensive nei confronti del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, del procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli, del sindaco di Torino, Piero Fassino e del presidente della Repubblica Bielorussa, Alexander Lukashenko.

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