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Berlusconi-Mussolini. Il bacio della morte di CasaPound

Sfidando qualsiasi logica dei calcoli elettorali, Silvio Berlusconi guadagna il sostegno di Casapound. Impossibile naturalmente sapere quanti voti, per converso, perderà “grazie” alle sue affermazioni su Mussolini e le leggi razziali. Ma solo degli idioti possono cntinuare a guardare la biffa del Cavaliere rifiutandosi di guardare nelle viscere puzzolenti della società italiana. In cui il fascismo – inteso come contrarietà istintiva a qualsaisi sistema regolatorio basato su oprincipi democratici, oltre che sul non riconoscimento dell’ugualianza giuridica tra esseri umani – sopravvive alla grande perché indisturbata. Quando non apertamente tollerata (da forze dell’ordine, magistratura, clientele politico.elettorali, ecc).
Con la sua sortita – freddamente preparata, visto che a Milano non era stato neppure invitato – punta a radicalizzare il suo spicchio di consenso, a cementarlo. Sapendo che ben pochi, in quell’area, si scandalizzano per le stronzate reazionarie che spara.

Le dichiarazioni del Cavaliere su Mussolini sono piaciute a Gianluca Iannone, il leader di Casapound. Iannone, che descrive il suo movimento apertamente come “fascismo del terzo millennio”, si gode l’effetto rimbalzo: “Sottoscrivo quello che ha detto. Le leggi razziali furono un errore, ma Mussolini ha fatto cose buone. Berlusconi per la sua frase è stato lapidato perché c’è una damnatio memorie”. Intervistato dall’Huffington post (che sinceramente si poteva evitare questa “fatica”, visto che non aggiunge nulla a quanto già si sapeva).
Sminuisce ovviamente i crimini del Ventennio: “Ancora con questa storia della libertà soppressa. Suvvia. I cosiddetti nemici venivano mandati al confino che era una vacanza, mica stavano ai lavori forzati. E poi basta con Matteotti, il Duce disse che fu un fatto accidentale”. Infine apre a future alleanza col leader del Pdl: “Berlusconi studi i nostri dieci punti di programma: l’uscita dall’euro, poi la nazionalizzazione delle banche… Poi possiamo anche vederci. Ma dopo le elezioni”.
Fascisti davvero: pronti a esser prezzolati per i loro bassi servizi per conto del capitale. Ma anche di un singolo miliardario…

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