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Metalmeccanici. Fim e Uilm adesso vogliono anche la tangente

La Usb denuncia che dopo la firma del pessimo contratto nazionale dei metalmeccanici, avvenuta il 5 dicembre 2012, FIM e UILM vogliono anche la tangente dai lavoratori!
Nelle buste paga dei lavoratori metalmeccanici troveranno l’ennesima beffa ad opera di FIM e UILM : la richiesta di un contributo di 32 euro ai lavoratori non iscritti, ossia alla stragrande maggioranza dei lavoratori.
Queste organizzazioni, non paghe di aver confezionato un contratto nazionale dei metalmeccanici talmente indigesto che neanche la Fiom se l’è sentita di firmarlo, ora chiedono ai lavoratori di pagare: dopo il danno pure la beffa!
Una quota di servizio, così la chiamano, che dovrebbe rimpinguare le casse di questi sindacati, come se non bastassero già quelli che vengono lucrati con i comitati paritetici, i fondi integrativi per la sanità e pensionistici, i prossimi fondi su cui le aziende dovranno versare il contributo per l’Aspi ( assicurazione sociale per l’impiego), gli enti bilaterali, i posti nei vari consigli di amministrazione di enti pubblici, società ecc.
Una tangente che viene richiesta ai lavoratori con il metodo più odioso, con quel silenzio assenso in base al quale migliaia di lavoratori metalmeccanici si ritroveranno a pagare i 32 euro.
Il sistema è semplice e truffaldino: i lavoratori troveranno un modulo nella loro busta paga con cui dovranno dichiarare se vogliono dare o non dare questi 32 euro a FIM e UILM. Il modulo deve essere restituito all’azienda entro la metà del mese di maggio e l’importo sarà trattenuto con la busta paga del mese di giugno.
La truffa sta nel fatto che se i lavoratori non riconsegnano il modulo all’azienda scatta la clausola del silenzio assenso e si ritroveranno la trattenuta in busta paga.
L’USB invita le proprie strutture di fabbrica a mettere in atto forme di protesta contro queste organizzazioni, i loro rappresentanti aziendali e le aziende stesse che volessero applicare i consenso assenso.
Questi signori hanno la faccia come il sedere a chiedere soldi ai lavoratori dopo tutto quello che hanno combinato.
Invitiamo tutti i lavoratori a non versare un euro a questi sindacati.
Non finanziamo i sindacati filo padronali!

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