Dopo le mobilitazioni dei giorni scorsi USB rileva che le segreterie nazionali dei sindacati della concertazione siano pronte ad accogliere il disegno di riordino delle Province – possibile apripista a tutto il Pubblico Impiego – che comporterà l’esubero di circa 20.000 dipendenti.
“Ancora una volta il monopolio sindacale di Cgil, Cisl e Uil si prepara ad accogliere favorevolmente le scelte del Governo purché gli sia consentito sedere al tavolo della concertazione” dichiara Daniela Mencarelli della Direzione Nazionale della USB Pubblico Impiego.
“La terapia narcotizzante usata dai sindacati della concertazione ha prodotto un brusco risveglio per le previsioni contenute nella legge di stabilità in cui, le risorse per pagare il personale vengono drasticamente tagliate, così come le piante organiche che saranno ridotte del 50% per le Province e del 30% per le Città Metropolitane” incalza la sindacalista della USB.
“Se riordino deve esserci è necessario allora che le funzioni di area vasta siano assorbite dalle Regioni assieme a tutto il personale” continua Daniela Mencarelli “questo l’orizzonte che riteniamo necessario per i lavoratori delle province e per i servizi rivolti ai cittadini”
“Questo sarà quanto ripeteremo ai ministri e ai presidenti delle Regioni in ogni occasione: sia che chiamiano USB ai tavoli negoziali, sia che ci tengano fuori, come è ormai loro costume” conclude Daniela Mencarelli della Direzione Nazionale della USB Pubblico Impiego.
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