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Roma. Adesione della comunità kurda a manifestazione del 17 aprile

Adesione della Comunità kurda residente in Italia al sit in per i prigionieri del 17 aprile al Colosseo

In qualità di comunità kurda residente qui in Italia, vorremmo esprimere la nostra solidarietà al popolo palestinese ed alla sua lotta per la libertà.
In questi ultimi anni il numero dei prigionieri politici e delle violazioni dei diritti umani è aumentato in modo drammatico. Per quanto riguarda la questione kurda, il leader politico del PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan) Abdullah Öcalan è tenuto in isolamento in una cella di 6 metri quadrati da più di quattordici anni; al momento in Kurdistan ed in Turchia ci sono ancora diecimila prigionieri politici (tra cui deputati eletti, sindaci, avvocati, sindacalisti, giornalisti, attivisti per i diritti umani) a causa delle politiche anti-democratiche del Governo AKP di Erdoğan.
In Iran si praticano ancora esecuzioni pubbliche di prigionieri di coscienza accusati falsalmente di traffico di droga.

I prigionieri politici sono sempre stati la voce della libertà: sono in carcere perché i Governi fascisti insistono sulla violenza e non lasciano che il loro grido raggiunga le persone che li sostengono. Condanniamo perció l’isolamento dei prigionieri politici ed invitiamo tutte le associazioni e le persone sensibili a dimostrare il loro sostegno in favore dei diritti e della libertà dei Palestinesi, dei Kurdi e di tutti gli altri popoli che combattono per i loro diritti negati dai regimi repressivi di tutto il mondo.


Comunità kurda in Italia, Centro Socio-Culturale Ararat, UIKI – Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia, Associazione SenzaConfine

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