Alla fine, questa mattina, si sono ritovati tra pochi intimi, circondati e protetti da polizia e carabinieri, per discutere delle loro miserie politiche: Pdl, M5S e i nipotini di Hitler, così affezionati alle prestazioni elettorali da prefisso telefonico. La mobilitazione antifascista della rete sociale di Montesacro e Tufello ha impedito che si celebrasse questa passerella ridicola alla Sala Agnini, dedicata al giovane studente e antifascista trucidato alle Fosse Ardeatine. Una protesta che ha costretto il centrosinistra e il suo candidato presidente a ritirare la partecipazione, negando legittimità ai figliocci di Alemanno, da sempre coccolati e finanziati dalla sua giunta.
Resta lo sgomento e l’indignazione nei confronti del partito di Grillo che, ancora una volta, dimostra una inquietante “neutralità” nei confronti dei reduci del fascismo. La retorica dell’antipolitica e della casta non solo rischia di sviare l’attenzione pubblica dalle gravi questioni sociali in campo – lo strapotere della speculazione finanziaria, della rendita e di Confindustria – ma rischia anche di legittimare posizioni e comportamenti violenti, razzisti e fascisti.
Nessuno spazio ai fascisti e a chi li legittima.
Rete antifascista III municipio
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