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Pisa. Aggredito esponente del Fronte Popolare Tunisino

“Moez Chamki è stato colpito al volto mentre si dirigeva a un bar vicino alla stazione di Pisa”. Accuse a esponenti legati al governo tunisino.

Il Fronte Popolare Tunisino in Italia ha inviato questa denuncia:

 

 Ieri sera, mercoledì 8 maggio, verso le 21.30, il compagno del Fronte Popolare Tunisino in Italia, Moez Chamkhi, ha subito una brutale aggressione. Mentre si dirigeva verso un bar nella zona stazione di Pisa, pochi metri dopo essere sceso dalla macchina, è stato colpito al volto da Hamed Talbi che si è diretto verso di lui senza pronunciare una parola. Dopo essere stato colpito Moez ha perso conoscenza ed è caduto. Si è risvegliato poco dopo mentre Hamed continuava a picchiarlo con calci e pugni su tutto il corpo. Per non essere “interrotto” Hamed ha portato con sé un altro gruppo di tunisini che si è disposto in cerchio intorno ai due in modo che nessuno vedesse cosa stava succedendo o potesse intervenire.  

In un momento in cui in Tunisia la violenza contro i militanti  del Fronte Popolare, all’informazione, agli artisti, alle donne, ecc…aumenta continuamente (ultimo atto di violenza contro la manifestazione del Fronte chi è stata presa a sassate, mentre solo tre mesi fa veniva assassinato Chokri Belaid ) l’aggressione del compagno Moez risulta ancora più allarmante.

Dopo essere stato oggetto di accuse infamanti da parte di altri connazionali vicini al governo tunisino e al partito islamista , dopo essere stato accusato di essere un “comunista ateo e infedele” da parte di quelle stesse persone che hanno partecipato a diversi meeting organizzati in Italia da esponenti politici di governo e maggioranza islamista, Moez Chamkhi è stato aggredito e picchiato, così come capitava ai militanti, Moez compreso sotto la dittatura di Ben Ali, ancora una volta a causa della sua attività politica. Hamed Talbi è stato solo il braccio di un clima di odio e diffamazione che legittima e spinge alle aggressioni verso gli esponenti del Fronte Popolare e ogni voce libera, in Tunisia come in Italia.  

Questi sono metodi, di nuovo, di una dittatura: se le aggressioni agli oppositori stanno tornando la norma in Tunisia, ci chiediamo fino a che punto si debba arrivare,anche qui in Italia, per condannare apertamente chi fa parte di questi gruppi violenti e di stampo fascista che stanno crescendo sempre di più forti delle continue “visite” in Italia di esponenti legati al governo tunisino e dell’appoggio di gruppi italiani ignari della situazione politica tunisina.

Fonte: Fronte Popolare Tunisino in Italia

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