Vi scrivo per denunciare ciò che è successo mercoledì 20 agosto durante il presidio per la Palestina (e per gli altri conflitti in atto oggi nel mondo) organizzato dal “Comitato Donne per la Pace” di Anzio e presieduto, inoltre, da una delegazione di “Emergency” di Nettuno. Sono state raccolte più di duecento firme, ci sono stati momenti di festa con musica, liriche recitate, e una mostra fotografica…tutto accompagnato da una massiccia partecipazione da parte dei cittadini.
Tutto sembrava filare liscio, ma sin da subito, si è capito di essere al centro dell’attenzione di un gruppo di persone, evidentemente in disaccordo con l’evento, che, a tempi alterni si sono diretti verso il nostro stand ad inveire contro tutti noi, anche durante la performance del nostro gruppo di artisti; urlandoci contro frasi dispregiative ci urlavano di “vergognarci”, “perché Israele è l’unico stato democratico al mondo”… eccetera eccetera. A quel punto tutte noi non cadiamo nella trappola della palese provocazione e lasciamo andare la serata.
In un secondo tempo diversi individui si presentavano propensi a lasciare una firma per la Pace e invece con l’inganno lasciavano scritte sulle schede raccogli-firme in caratteri cubitali: “IO STO CON ISRAELE” boicottando così il nostro operato e obbligandoci ogni volta ad annullare le firme sovrastanti. Si stava delineando una situazione abbastanza pesante… sono state notate diverse persone che facevano chiamate al cellulare… sono arrivati addirittura due ceffi che hanno strappato due cartelloni della mostra e sono scappati. A quel punto ci mettiamo io e altre persone a cordone davanti ai lavori della mostra per evitare di farli strappare di nuovo quando arriva un altro di loro…un uomo sulla quarantina che con una faccia stranamente alterata mi urlava contro (oltre agli insulti pesantissimi) di togliermi dai piedi perché doveva fotografare la mostra. A quel punto allunga una mano e io per paura che volesse strapparlo di nuovo mi giro di spalle e lui mi sferra un calcio nel didietro!!
Vengono chiamate le forze dell’ordine e adesso stiamo procedendo per vie legali. Questo è un fatto sconcertante, che è accaduto in una tranquilla cittadina turistica: Anzio.
Tutto questo è a mio avviso aberrante, oltre che ad essere un forte campanello d’allarme.
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