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Pubblico Impiego. Salari e contratti congelati anche nel 2014

Inaugurando il Forum della Pubblica Amministrazione, il ministro D’Alia ha affermato che non ci sono risorse per rinnovare i contratti dei lavoratori pubblici, scaduti a dicembre del 2009, dando per certa la proroga del blocco a tutto il 2014. Al tempo stesso il ministro ha chiesto ai lavoratori del Pubblico Impiego consenso e complicità.

“Su cosa e per fare che?”, chiede Luigi Romagnoli, dell’Esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego. “Si continuano a tagliare i servizi, a bloccare le assunzioni e le retribuzioni e su questo si cerca il consenso dei lavoratori pubblici?”

“Il 22 maggio abbiamo manifestato davanti al Parlamento con alcune migliaia di lavoratori per chiedere una politica d’investimento nella Pubblica Amministrazione – prosegue l’esponente di USB – dalle dichiarazioni odierne del ministro invece arrivano promesse a lungo termine e ulteriori richieste di sacrifici”.

“I lavoratori pubblici – evidenzia Romagnoli – stanno pagando a caro prezzo la crisi e non è vero che a tutti sono stati richiesti sacrifici. Si stanino gli evasori, si colpisca la corruzione, si faccia pagare il debito a chi l’ha prodotto e non ai lavoratori dipendenti, ai disoccupati, ai pensionati, alle famiglie”.

“Quando incontreremo il ministro D’Alia, il 4 giugno prossimo gli sottoporremo la nostra piattaforma – conclude il dirigente sindacale di USB – nella quale chiediamo il rinnovo del contratto, la stabilizzazione dei precari del pubblico impiego e l’assunzione dei vincitori ed idonei dei concorsi pubblici già espletati, la reinternalizzazione dei servizi e del personale delle ditte appaltatrici, la cancellazione della Riforma Brunetta, per dare nuovo slancio alla Pubblica Amministrazione e restituire servizi pubblici ai cittadini”.

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