Comunicato dell’esecutivo nazionale della Rete 28 Aprile: lotta a fondo contro l’accordo antidemocratico sulla rappresentanza.
L’ accordo sulla rappresentanza viola la Costituzione e lo Statuto della CGIL, come abbiamo detto e votato nel direttivo nazionale.
Questo accordo è stato approvato senza rispettare l’obbligo statutario della consultazione dei lavoratori e degli iscritti, per questo lo consideriamo privo di legittimità formale e agiremo di conseguenza.
La Rete 28 aprile è impegnata a lottare contro questa intesa, per fare sì che essa fallisca e le lavoratrici ed i lavoratori conquistino finalmente il diritto alla rappresentanza e alla democrazia sindacale e venga fermato l’ attacco al diritto di sciopero.
La lotta conto l’accordo sarà parte della mobilitazione contro le politiche di austerità, che il patto impone nei luoghi di lavoro. Diremo no all’accordo per lottare contro la flessibilità e la precarietà, contro il taglio dei salari e i licenziamenti, contro l’aggressione alle condizioni di lavoro e ai diritti, contro lo sfruttamento.
L’accordo impone la esigibilità , cioè il modello Fiat, perché il padronato, che oggi canta vittoria, vuole contratti peggiorativi e lavoratori obbligati ad accettarli.
La scelta della maggioranza della CGIL e della FIOM di firmare questa intesa contraddice tutta la lotta di questi anni e rappresenta una resa alle posizioni di CISL UIL e del grande padronato.
Per contrastare il patto la Rete 28 Aprile organizzerà una mobilitazione con tutte le sue forze, anche assieme al sindacalismo di base e a forze democratiche, al mondo dei giuristi e dell’impegno civile, ai movimenti sociali.
È necessaria una vasta campagna di informazione, visto che le lavoratrici e i lavoratori vengono tenuti all’oscuro dei reali contenuti della intesa.
Il 29 Giugno a Roma è convocata a Roma l’Assemblea nazionale della Rete, tutte tutti sono impegnati a partecipare per organizzare ed estendere la iniziativa contro l’accordo e costruire l’alternativa in vista del congresso.
L’esecutivo nazionale della Rete esprime solidarietà e pieno sostegno a tutte le compagne e i compagni sottoposti a provvedimenti disciplinari e amministrativi in CGIL. Questa stretta inaccettabile nella vita interna della organizzazione è anch’essa il segno della involuzione burocratica e autoritaria nella vita sindacale, che l’accordo sulla rappresentanza tenta di istituzionalizzare e rendere permanente.
Anche per questa ragione dobbiamo tutte e tutti mobilitarci
Esecutivo nazionale Rete 28 Aprile 3 giugno 2013
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