“Roberto Alesse, Presidente dell’Autorità di Garanzia degli scioperi nei servizi pubblici essenziali, manifesta l’intenzione di limitare ulteriormente il diritto di sciopero nei trasporti, facendo notare che nella città di Roma si sono svolti in media due scioperi al mese nel Trasporto Pubblico Locale e che tali azioni stanno rischiando di limitare il diritto alla mobilità dei cittadini”, dichiara Roberto Cortese, dell’Esecutivo nazionale Confederale USB.
“E’ alquanto singolare che tali dichiarazioni arrivino con incredibile simultaneità allo scellerato protocollo sottoscritto il 31 maggio dai sindacati complici, che nega il diritto di rappresentanza e di conflitto ai lavoratori tutti”, osserva il dirigente sindacale.
Rilancia Cortese: “Peccato che la Commissione di garanzia, dalla sua costituzione, non abbia fatto altro che raffinare, rendendolo sempre meno esigibile, il diritto di sciopero. La pretesa di garantire in questo modo il diritto alla mobilità è palesemente contraddetta dallo stato disperato del settore, caratterizzato esclusivamente da una politica di tagli e risparmi con conseguenze pesanti per i lavoratori e per la cittadinanza”.
“In questo modo – sottolinea il dirigente USB – si consegna la mobilità pubblica ai sindacati complici, che attraverso accordi come l’ultimo appena sottoscritto stanno tentando di impedire la libertà dei cittadini, l’autonomia sindacale ed anche il diritto di sciopero”.
“Dobbiamo invertire la rotta, e restituire ai cittadini e ai lavoratori di questo Paese il diritto alla mobilità e alla democrazia nei posti di lavoro. L’USB chiama tutti i lavoratori dei trasporti ad aderire allo sciopero nazionale di 24 ore che si terrà il 14 giugno”, conclude Cortese.
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