“Dal nuovo piano industriale 2013-2016, presentato dal neo amministratore delegato, Gabriele Del Torchio, appare evidente come, chi è ai comandi di Alitalia, desideri pubblicizzare un inversione di rotta verso il rilancio della compagnia” dichiara Andrea Cavola esecutivo nazionale USB Trasporto Aereo ”finalmente, sembrano definirsi linee e strategie che la nostra organizzazione sindacale traccia ormai da anni” rileva Cavola.
“Il far west contrattuale, la mancanza di regole e controlli, che da anni colpisce il settore del trasporto aereo, unito al fatto che dallo start up di CAI si sia ragionato esclusivamente in un ottica di tagli sul costo del lavoro e ridimensionamento del network, inducendo Alitalia a scontrarsi con vettori low cost, ha trascinato la compagnia di bandiera in uno stato di crisi profonda” evidenzia il dirigente sindacale.
“ E’ chiaro che investire su direttrici più produttive e rafforzare le partnership commerciali attualmente esistenti, non può rappresentare il rilancio della compagnia. L’incognita del piano è e resta finanziaria. Alitalia, come dichiarato dalla dirigenza, farà nuovi debiti continuando a perdere soldi nella speranza di arrivare ad un pareggio nel 2016. Nessun’ accenno alla proprietà ne alla necessità di una ricapitalizzazione da parte dei soci”
“Noi riteniamo che per invertire la rotta si necessario lavorare su una strategia che rimetta al centro investimenti, sviluppo e visione complessiva del intero settore del trasporto aereo” rilancia l esecutivo nazionale.
“Nel momento di crisi profonda che sta vivendo il paese, le scelte strategiche di Alitalia hanno ricadute importanti su tutto il sistema industriale Italiano, per questa ragione c’ e’ bisogno di un’azione sinergica che coinvolga tutti i soggetti coinvolti a partire dal Governo.
USB continuerà a battersi per invertire la rotta, tutelare un bene comune e salvaguardare migliaia di posti di lavoro” conclude Cavola
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