A fare gli “intellettuali che strizzano l’occhio alla destra”, senza essere davvero fascisti, c’è sempre il rischio di ritrovarsi con gli occhi abbotati. Colpa del “livello culturale” del fascismo, naturalmente, che difficilmente sopporta la non condivisione di alcuni assiomi (chiamarli “concetti” sarebbe troppo…) ritenuti articoli di fede del “fascista autentico”.
Sembra che l’incidente occorso a Povia sia solo una esercitazione satirica. Ma tanto somigliante al vero…. C’eravamo cascati anche noi…
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Disavventura per Giuseppe Povia durante la tappa di Zagarolo del suo acclamato “SIAMO ITALIANI” tour.
Nella piazza del paese laziale si sono riversati numerosi militanti del locale circolo “Ultimo Fascio”, accorsi per ascoltare uno degli artisti da cui si sentono più rappresentati. Il cantautore milanese non li ha delusi con una serie di considerazioni fino all’apoteosi finale quando ha presentato il suo nuovo singolo, “Mobutu era negro”, la storia di un bambino congolese che scopre che grazie alla forza di volontà può diventare bianco.
Proprio verso la fine del brano però è avvenuto l’incidente: una parte del pubblico ha dato vita al coretto “CHI NON SALTA UN EBREO É! É!”.
Povia non ha saltato, scatenando la rabbia del raffinato pubblico.
Un gruppetto di intellettuali moderati è salito sul palco e ha denudato il cantante. “A’nvedi questo! È n’ebbreo de’mmerda!”. “Ho visto la paggina sua, nun ha manco fatto gli auguri a Priebke!”. “Daje ar rabbino!!”. Cominciando a pestare il cantante.
Solo l’intervento delle forze dell’ordineha evitato il peggio.
Povia è stato trasportato in terapia intensiva, sotto shock per le percosse subite.
da Lercio.it
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antani
guardate che la notizia è falsa. deriva da un post satiricoapparso sul sito lercio.it, che si occup, appunto,a di satira.