La Commissione europea ha aperto ufficialmente oggi una procedura d’infrazione contro l’Italia per il mancato controllo delle emissioni tossiche dall’Ilva di Taranto avvenute negli anni scorsi. La decisione è stata assunta ieri, durante la riunione settimanale dei commissari.
Il ministro delle Politiche europee Moavero, aveva anticipato e confermato già ieri la decisione di Bruxelles: “Quella dell’Ilva era una procedura preannunciata. La Commissione ha proceduto in termini molto rapidi, in maniera solerte, nella sua istruttoria del caso pre-contenzioso e ha deciso di aprire questa procedura. Leggeremo le carte che la Commissione ci manderà e, dato che la questione è all’attenzione prioritaria del governo, risponderemo”.
Dopo l’avvio di una prima procedura di acquisizione di informazioni a marzo del 2012 – quindi prima del sequestro degli impianti da parte della magistratura – lo scorso 8 luglio la Commissione Europea aveva posto all’Italia una serie di questioni sull’applicazione presso l’Ilva della direttiva Ue sulla prevenzione e la riduzione integrate delle emissioni inquinanti.
L’impianto siderurgico è stato commissariato, dopo l’avvio dell’inchiesta della procura di Taranto per disastro ambientale.
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