Entro il 4 novembre
Cosa nasconde allora una politica così miope e azzardata? Non i risparmi sventolati, perché si possono fare senza questi tagli, cioè senza cambiare l’organizzazione su due ospedali di rete che sono gli attuali di San Donà e Portogruaro. Ma anche se non nascondesse nulla, o magari un bel nuovo ospedale unico efficientissimo (!?), l’azzardo di chiudere ora per una popolazione di circa 100.000 persone è inaccettabile. “Non si può pensare di disegnare una nuova sanità negando e tagliando la chirurgia che è il cuore di un Ospedale, né togliere al polo chirurgico di Portogruaro servizi essenziali come la cardiologia, in nome di un non dimostrato risparmio, o peggio, dietro l’alibi dell’ospedale unico. Le pietre da sole non curano” denuncia in una nota il Comitato per la Difesa del sistema sociosanitario pubblico del Veneto orientale.
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