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“La discarica di Cupinoro è un cancro”. Il grido dalla piazza di Bracciano

Qui di seguito il discorso in piazza a Bracciano che ha concluso la fiaccolata di protesta contro la discarica di Cupinoro sabato scorso.

“Prima era una discarica abusiva. Poi è diventata una montagna di veleni alta 80 metri.

Oggi, secondo le intenzioni del sindaco Sala e della Regione Lazio, deve diventare il nuovo polo industriale dei rifiuti del Lazio, la nuova Malagrotta. E dietro a loro, come un gregge di pecore, i sindaci dei comuni che vengono a sversare sul nostro territorio, conniventi o indifferenti a questo progetto infame. 

Cupinoro è un cancro. E’ la vergogna del nostro territorio. Nessuno vuole sapere e nessuno sa cosa c’è là sotto. E invece di mettere in sicurezza la discarica e magari dirci quanto veleno in questo momento sta inquinando la nostra terra, l’acqua che beviamo e l’aria che respiriamo, questa gente vuole investire e moltiplicare questa vergogna. Estendere il cancro. Costruire impianti di trattamento che ammorberanno l’aria giorno e notte. Costruire impianti a biogas,  che la legge definisce ‘industrie insalubri di prima classe’ nonostante le menzogne che ci raccontano. Aprire nuovi invasi per ospitare i rifiuti di Roma e del Lazio. Questo è il progetto del sindaco Giuliano Sala, del governatore Nicola Zingaretti, dell’assessore Michele Civita.

Costruire la nuova Malagrotta qui a Bracciano, vicino al lago, vicino al castello degli Orsini, vicino alla necropoli della Banditaccia di Cerveteri, che l’Unesco ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità, costruirla qui, tra boschi e campi coltivati, in una zona a protezione speciale e gravata da usi Civici, è senza dubbio un’idea – come dire? – assolutamente cretina. Invece di valorizzare le immense potenzialità del territorio –  il turismo, la cultura, l’agricoltura, il paesaggio – si mira a azzerare tutto, a inquinare ancora dopo 30 anni di inquinamento. E’ un’idea da irresponsabili, senza senso e senza futuro. E badate bene, non siamo solo noi cittadini – quelli che dicono sempre no, quelli che ostacolano il progresso e l’innovazione – a vederla così. C’è anche il Ministero dei Beni Culturali, che ha bloccato l’Autorizzazione richiesta dalla Regione. L’assessore Civita c’è rimasto male, si è accorto che c’è ancora qualcuno che pensa che il territorio sia un bene da tutelare. Ha usato parole gravissime per umiliare e screditare il Ministero dei Beni Culturali. Ha promesso pubblicamente la riapertura di Cupinoro, anche attraverso il ricorso al Consiglio dei Ministri, ha detto che sono sicuri di vincere la partita. Ha anche annunciato che prenderanno decisioni impopolari. Cosa intendi, assessore? Vuoi portare a Bracciano l’esercito?  Vuoi vedere scorrere il sangue, come a Terzigno o in Val di Susa?

Che ne pensa di questa eventualità il nostro sindaco Sala, l’autore di questa bella idea? Cosa ne pensa la sua maggioranza? Cosa ne pensa l’opposizione, e in particolare il signor Massi e il signor Testini che due giorni fa si sono rifiutati di chiedere un consiglio comunale aperto per informare i cittadini dei rischi che stanno correndo?

Un consiglio comunale è un momento di confronto democratico, se ricordate ancora questa parola. Potreste chiamare veri esperti, non quelli iscritti a libro paga, e rischiare di scoprire che questa città e questa regione hanno a disposizione soluzioni mille volte migliori per gestire i rifiuti, più sane, più efficaci e più vantaggiose in termini economici. Ma a voi questo evidentemente non interessa. Allora una domanda. Se non vi interessa la salute dei vostri concittadini e l’integrità del posto in cui siete nati – che qualcuno magari a caro prezzo ha conservato integro per voi – cosa vi interessa? Ce lo volete dire? Oppure volete continuare a nascondervi? Una cosa è sicura, Cupinoro non è l’unica vergogna di questo territorio.

Ma ora parliamo di cose belle, parliamo di noi.

Noi oggi siamo qui in rappresentanza dei cittadini di Bracciano, Cerveteri, Ladispoli, I Terzi, Borgo San Martino, Manziana e Anguillara, di tutti i paesi e le frazioni di questo territorio ancora splendido. E anche dei cittadini che non sono ancora nati.

Siamo qui in rappresentanza dei cittadini di Roma e d’Italia che mangeranno il cibo che noi produrremo sulla nostra terra e della cui salubrità siamo responsabili.

Siamo qui in rappresentanza degli animali che non potranno difendersi dai veleni delle industrie, per il nibbio bruno di Cupinoro, per tutti gli alberi che verranno abbattuti, per questa terra che vogliono devastare.

Siamo qui in rappresentanza dei cittadini del mondo che non potranno più godere delle bellezze uniche di questi luoghi, che non avranno più motivi per visitare il luogo che ora si appresta a diventare l’immondezzaio di Roma e del Lazio. Cosa daremo ai turisti per non sentire la puzza, le maschere antigas? Ci mandiamo Sala e Zingaretti a spiegargli che non devono preoccuparsi perché tanto i rifiuti ora sono trattati e tutto va bene?

Siamo qui per lanciare un appello.

La minaccia è gravissima, ma siamo ancora in tempo a fermarli.

Dobbiamo attivarci, subito e personalmente, ognuno di noi. Negli anni scorsi è già successo,  i cittadini uniti e determinati hanno sventato pericoli che sembravano ineludibili. Quindi ce la possiamo fare.

Loro hanno l’autorità, noi abbiamo la coscienza. Loro pensano ai soldi e al potere, noi pensiamo alla salute dei nostri figli. Le nostre ragioni valgono più delle loro. Non dobbiamo dimenticarcelo mai.

Rimbocchiamoci le maniche, ognuno secondo le sue possibilità. Donne e uomini, ragazze e ragazzi, future madri e padri, medici, giornalisti, avvocati, commercianti, impiegati, qualunque sia il vostro lavoro o la vostra attività, ora abbiamo tutti una missione e una sfida, mettiamoci  il corpo e l’anima per vincerla.

Dobbiamo salvare la nostra terra e il nostro futuro, la posta in gioco è enorme. Combattere per questo è una grande responsabilità e un grandissimo onore. Informatevi, passate parola, facciamo resistenza in ogni modo possibile. In piazza, nei tribunali, negli uffici e nelle case. Se sapremo essere insieme, non possiamo perdere.

Questo è  un appello che viene da cittadini come voi.

Cosa rispondete?

Grazie. Ora siamo insieme. Possiamo spegnere le fiaccole, oggi abbiamo acceso la speranza di dare ai nostri figli un futuro migliore. Buon lavoro a tutti e diamoci da fare”.

Comitato Bracciano Stop Discarica

Associazione Salviamo Bracciano – Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio – Comitato No Discarica Cerveteri – Associazione Terrattiva – Associazione Rifiuti Zero Valcanneto – Liberi Cittadini per la Difesa del Territorio – Salviamo il Paesaggio Roma Nord – Associazione Scuolambiente – Comitato Terranostra – Comitato di Zona Borgo San Martino – Comitato S.Q.A.R. Manziana

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