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Milano/Expo. Le vie d’acqua non si faranno. Avevano ragione i comitati

Ora più che mai il progetto via d’acqua va cancellato. E’ l’ennesima occasione, certamente la più opportuna.
E’ passato, ormai, un anno da quando abbiamo iniziato a informarci e informare la cittadinanza; dopo mesi di mobilitazione, dopo aver fermato le ruspe in maniera pacifica e smontato i cantieri in modo giocoso, dopo aver fatto pic nic e volantinaggi, dopo aver fatto cortei e fiaccolate, dopo aver detto e ridetto che via d’acqua (comprese le opere accessorie ad essa collegate) era ed è un progetto dannoso per i parchi pubblici, dai costi insopportabili per i cittadini, inutile per la collettività, adesso possiamo anche aggiungere che l’appalto di questo progetto è all’interno di un procedimento penale che parla di tangenti e turbative d’asta.

Una politica sana, che ascolta i cittadini e che vuole fare il bene alla cittadinanza e alla città non dovrebbe avere più alcun dubbi o tentennamenti: stralciate/annullate l’opera della Via d’acqua e le opere accessorie e utilizzate i soldi per le bonifiche e la definitiva riqualificazione del Parco delle Cave definendone i confini

Se la signora De Cesaris insiste nel voler dare un po’ d’acqua ai contadini del Sud può recuperare quella (classificata in tabella A) in uscita dal depuratore di Pero invece che venga immessa nel deviatore Olona.

La politica non può essere succube degli interessi privati, quelli della finanza e/o della speculazione, e tanto meno può illudersi che “ora bisogna andare avanti”, come se nulla fosse successo, e che il sistema Expo è sano e le vie d’acqua vanno fatte, perché opera strategica per la città di Milano.

E’ questa una occasione irripetibile, per la Giunta di questa città, di mostrare la volontà di ascoltare i cittadini, che tanto si sono adoperati per la difesa di beni inestimabili per la città intera, quella dei parchi pubblici 

Noi non rimaniamo a guardare.

Martedì 13 maggio riprendiamo i presidi al parco Trenno e Pertini, ove operai della Maltuoro dovrebbero operare movimenti terra. Dalle 7.00 saremo li, osserveremo se davvero opereranno al re-interro o se, invece, è solo scusa per riposizionare i cantieri. Saremo lì tutte le mattine se servirà.

Sabato 17 maggio parteciperemo alla manifestazione nazionale per i Beni Comuni a Roma

Domenica 18 maggio dalle 18.30 copriremo la buca che le violente ruspe di Maltauro ha scavato a novembre al parco di Trenno.

Noi non rimaniamo a guardare e non deleghiamo a nessuno la difesa dei nostri parchi, dei nostri territori e la tutela dei nostri futuri.

A voi la scelta finale da che parte stare, con i cittadini o con il sistema Expo.

Comitati NO CANAL e NO VIADACQUA

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